TRENTO - Sostenere lo sviluppo economico del Trentino rendendo più competitive le realtà produttive e le imprese locali, stimolare la promozione di relazioni più solide tra sindacati e imprese favorendo nuovi investimenti sul capitale umano e migliorare i salari e la qualità lavorativa attraverso un'efficace contrattazione di secondo livello. Sono questi, in sintesi, gli obiettivi del Patto per la crescita delle imprese e politiche salariali, sottoscritto oggi presso la sede dell'Assessorato allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento dall'assessore Achille Spinelli e dai rappresentanti di Federazione trentina della cooperazione, Confartigianato-Associazioni artigiani del Trentino, Confindustria Trento, Associazione albergatori e imprese turistiche della provincia di Trento (Asat), Confcommercio imprese per l'Italia-Trentino, Confesercenti del Trentino, Associazione trentina dell'edilizia (Ance Trento), Cgil, Cisl e Uil del Trentino.

Il patto impegna la Provincia a investire almeno 290 milioni nel prossimo triennio per incentivi a fondo perduto e almeno 348 milioni di investimenti immobiliari e in impianti.
Foto di Juliet Astafan - Archivio Ufficio Stampa PAT.
"In linea con quanto previsto dalla recente manovra di assestamento approvata in Consiglio, lanciamo un vero Patto con le imprese e il mondo del lavoro, risultato di un percorso condiviso tra amministrazione, categorie economiche e sindacali svolto negli ultimi mesi. Abbiamo scelto di sostenere concretamente, attraverso la riduzione delle imposte, chi investe nei propri dipendenti, favorendo contratti territoriali o settoriali che incrementano i salari e migliorano la qualità dell’occupazione. Parallelamente, stanziamo risorse significative per supportare l’intera filiera industriale e produttiva, con l’obiettivo di rafforzare la competitività del nostro sistema economico. Per noi, la crescita passa da investimenti, innovazione e occupazione di qualità, elementi fondamentali anche per aumentare l’attrattività del territorio e favorire uno sviluppo strutturale nel medio termine", ha commentato il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.
Per il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca, Achille Spinelli, "questo Patto rappresenta un passo fondamentale per il futuro del nostro territorio: investire nella crescita delle imprese e nel miglioramento delle politiche salariali significa rafforzare la competitività del Trentino, tutelare il lavoro e valorizzare le persone".
"Solo attraverso una collaborazione concreta tra istituzioni, imprese e sindacati - ha spiegato - possiamo affrontare le sfide economiche di oggi e garantire uno sviluppo sostenibile e inclusivo per tutta la comunità".
Il patto intende contrastare il rallentamento dell'economia a livello nazionale, europeo e mondiale causata dalla profonda incertezza dei mercati per il riaffacciarsi di politiche protezionistiche e per i conflitti in corso. In Trentino, sebbene i dati relativi alla crescita del Pil siano superiori alla media italiana, l'indagine congiunturale della Camera di commercio ha rilevato un rallentamento del fatturato delle imprese nel primo trimestre del 2025, con un incremento dell'1% (nel 2024 era stato del 2,3%). Inoltre, malgrado le imprese stiano operando in regime di quasi piena occupazione, si registra carenza di manodopera specializzata, mentre i trend demografici evidenziano come da qui al 2040 vi saranno 30.000 lavoratori in meno.
Per invertire la rotta, il Patto impegna le parti ad adottare delle contromisure specifiche, in relazione alle diverse specificità. Per quanto riguarda la Provincia, il documento impegna a sostenere il sistema economico per la produttività e per la valorizzazione del personale, a garantire l'accesso al credito, la solidità del sistema pubblico di ricerca e sviluppo e a perfezionare i servizi e le politiche di attrazione, supportando anche la residenzialità decentrata. Sul fronte degli investimenti, nel prossimo triennio si prevedono almeno 290 milioni di euro per incentivi a fondo perduto agli investimenti aziendali a sostegno di produttività nei diversi settori economici, a cui vanno aggiunti almeno 348 milioni di investimenti immobiliari e in impianti che saranno effettuati direttamente da Trentino Sviluppo Spa. L'intento è di puntare su transizioni "green" e digitali, su ricerca e sviluppo, innovazione e qualità di prodotto e processo.
Sul fronte della tutela e della qualificazione del lavoro, la Provincia si impegna a sgravi Irap e incentivi concessi solo alle aziende che si impegnano all'applicazione dei contratti collettivi più rappresentativi sul piano nazionale e gli integrativi territoriali e a introdurre sistemi di welfare a favore dei lavoratori. La Provincia si impegna inoltre ad emanare bandi per figure manageriali e per la qualificazione professionale, favorendo le transizioni occupazionali.
Per il sistema imprenditoriale locale, il patto prevede di incentivare la contrattazione di secondo livello e i percorsi di avvicinamento al lavoro, promuovere percorsi di formazione manageriale e di qualificazione del personale. Infine, le organizzazioni sindacali si impegnano a promuovere la tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, oltre ai miglioramenti economici, nella contrattazione collettiva di secondo livello.