TRENTO - Il Direttivo dell’Associazione Provinciale Trentino Appartamenti, aderente a Confcommercio Trentino, ha tracciato le principali linee strategiche per il 2026, confermando la solidità e la centralità del comparto extralberghiero nell’economia dell’accoglienza trentina.
Il confronto ha posto al centro l’annunciata riforma della normativa provinciale sulla ricettività, ferma al 2002.

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L’Associazione - spiega il presidente
Maurizio Osti (nella foto) -
parteciperà attivamente ai tavoli di lavoro previsti nel primo semestre 2026, con l’obiettivo di contribuire a una legge equilibrata, capace di coniugare tutela della proprietà privata, sicurezza degli ospiti, sostenibilità e integrazione con le comunità locali".
Nonostante il buon andamento delle presenze nel 2025 e la crescita della domanda internazionale,
Trentino Appartamenti ribadisce che la vera sfida resta la qualità dell’accoglienza: standard elevati, professionalità e sicurezza rappresentano fattori decisivi per mantenere la competitività del Trentino, anche in vista delle
Olimpiadi invernali. Il 2025 si chiude con un quadro di stabilità e segnali incoraggianti, soprattutto dalle prenotazioni estere. A Trento, su circa 600 strutture ricettive, circa
450 sono appartamenti privati: un dato che rende centrale il ruolo dell’Associazione nel garantire standard elevati e una gestione corretta del comparto. In un contesto in cui l’extralberghiero ha superato l’alberghiero per numero di presenze, il settore vive una vera “selezione naturale”: solo competenza, rispetto delle regole e innovazione permetteranno di restare sul mercato. Inoltre abbiamo rilevato che vi è una relativa diminuzione degli appartamenti con locazione breve, a favore di quelli transitori.
Particolare attenzione è stata riservata ai temi della legalità e della sicurezza. L’Associazione conferma la linea di tolleranza zero verso abusivismo e irregolarità, sostenendo l’applicazione rigorosa delle norme, l’adozione dei dispositivi di sicurezza obbligatori e l’utilizzo degli strumenti di tracciabilità e identificazione digitale, a partire dal Codice Identificativo Nazionale (CIN) - di cui il Trentino è stato pioniere con il codice CIPAT - e dalla piattaforma Alloggiati Web:
"Questi strumenti - spiega
Osti - uniti al "cruscotto operativo" messi a disposizione dei Comuni dal Ministero del Turismo, permettono finalmente una mappatura in tempo reale delle strutture, favorendo l'emersione del sommerso e una pianificazione turistica basata su dati certi. Secondo i dati del Ministero del Turismo ad oggi sono stati rilasciati nel Trentino 17.145 CIN e vi sono 19.116 strutture registrate, che va richiesto dai titolari o gestori di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere. Alla luce della sentenza del Consiglio di Stato n. 9101/2025, sosteniamo l’uso delle tecnologie per il riconoscimento a distanza degli ospiti, in attesa delle linee guida definitive del Viminale.
Resta imprescindibile l’invio dei dati tramite la piattaforma Alloggiati Web nei tempi previsti: non un adempimento formale, ma uno strumento essenziale di prevenzione e sicurezza a cittadini e turisti".
Sul tema dell’emergenza abitativa, il Direttivo respinge letture semplicistiche che attribuiscono agli affitti brevi la responsabilità del problema, sottolineando come il nodo principale resti la carenza di tutele nelle locazioni di lungo periodo. Turismo e diritto all’abitare non sono in contrapposizione e possono coesistere all’interno di una visione ordinata e regolata del territorio.
"La sentenza della Corte Costituzionale 186/2025 - spiega Osti - dimostra che il turismo e l’extralberghiero non possono essere governati con risposte isolate o locali, ma richiedono un confronto costante e una visione nazionale. L'intervento normativo statale sugli affitti brevi è già esistente, non fa altro che confermare l’efficacia della recente normativa del governo sulla regolamentazione delle locazioni turistiche. Inoltre, Con l'introduzione dei Codici Identificativi Nazionali (Cin) e il censimento delle strutture ricettive, le relative sanzioni e misure di sicurezza degli appartamenti, è stata implementata la lotta contro l'abusivismo e il sommerso e per la tutela dei consumatori".
La Corte Costituzionale ha riconosciuto come coerente con il governo del territorio la facoltà dei Comuni di modulare l’espansione delle attività ricettive, riconoscendo la distinzione tra uso residenziale e turistico-ricettivo e la possibilità di gestione in forma imprenditoriale. Una pronuncia che rafforza l’impianto normativo nazionale e gli strumenti di contrasto all’abusivismo, a tutela dei consumatori e degli operatori responsabili.
La legge di Bilancio in via di approvazione introduce una differenziazione fiscale: cedolare secca al 21% per il primo immobile anche per chi abbia concluso i contratti di locazione tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero soggetti che gestiscono portali telematici, 26% per il successivo, con possibile obbligo di partita IVA oltre le due unità. Trentino Appartamenti sottolinea come il mercato stia comunque spingendo verso una gestione sempre più professionale. «Che si gestisca un solo appartamento o un piccolo portafoglio immobiliare, la trasparenza fiscale è il primo passo per una ricettività credibile. Chiediamo regole certe affinché la soglia della partita IVA non diventi un limite alla piccola economia familiare, ma un trampolino per chi vuole investire seriamente nel turismo trentino».
L’Associazione ribadisce l'importanza di una gestione professionale e trasparente, sostiene esclusivamente alloggi a norma che rispondano a precisi requisiti dimensionali, igienico-sanitari e di sicurezza. "La mancanza di trasparenza danneggia l’immagine del Trentino e rappresenta una grave ingiustizia verso i proprietari che operano responsabilmente».
Dal 2021 al 2025, l’Associazione ha segnato tappe fondamentali: dalla cancellazione della prima rata IMIS per gli immobili CIPAT nel periodo Covid, agli incontri territoriali, dalla distribuzione delle targhe di legalità alla consultazione legislativa provinciale, fino alla formazione con la Polizia Locale sugli affitti brevi. In vista della riforma del 2026, Trentino Appartamenti invita i soci e i proprietari a partecipare attivamente alle consultazioni e a monitorare il portale ufficiale dell’Associazione. Perché il futuro dell’accoglienza trentina si costruisce insieme, con competenza, responsabilità e visione.