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Svelato un nuovo modello per il turismo montano in Trentino

Le scuole sci si trasformeranno in Hub Multi-servizi per attività outdoor

RIVA DEL GARDA (Trento) - Svelato un nuovo modello per il turismo montano in Trentino. Le scuole di sci evolveranno in Hub Multi-servizi per attività outdoor.
È un progetto epocale per il mondo professionale della neve dal titolo “Verso un nuovo Modello per le Professioni di Montagna, linee strategiche” perchè prevede l’evoluzione delle attuali Scuole di sci del Trentino in veri e propri Hub del turismo montano. Realtà capaci di fornire ai turisti proposte differenziate sulle attività outdoor quindi non più esclusivamente legate alla neve, ma con uno sguardo rivolto ai segmenti estivi e “delle belle stagioni” grazie ad offerte relative, ad esempio, alla mountain bike, alle guide alpine, all’accompagnamento sui tracciati di mezza montagna.
Insomma, il futuro sarà legato a scuole multi-servizio e professionisti multi-disciplinari.

Quella presentata oggi Riva del Garda è una sorta di rivoluzione copernicana per un comparto del turismo del Trentino (composto da 3033 maestri di sci, 53 da scuole e associazioni) che da tempo guarda a nuove operatività al fine di offrire maggiori opportunità occupazionali, soprattutto ai giovani maestri di sci che oggi lavorano mediamente 100 - 130 giorni all’anno, ma anche a garantirsi maggiore rappresentatività operativa ad una categoria definita “ambasciatore del turismo trentino”.

La novità è frutto di oltre quattro anni di lavoro, è stata voluta da Associazione e Collegio dei maestri di sci del Trentino ed è stata illustrata stamani a Riva del Garda al termine del tradizionale appuntamento annuale dell’Associazione Maestri di Sci del Trentino, alla vigilia della nuova stagione sciistica.

I lavori hanno visto la conferma alla guida dell’AMST del presidente uscente Andrea Sini.

E proprio Sini ha presentato il progetto “Verso un nuovo Modello per le Professioni di Montagna, Linee strategiche” assieme a Mario Panizza (presidente del Collegio maestri di sci del Trentino), all’assessore al Turismo Roberto Failoni, al direttore delle Funivie di Madonna di Campiglio Bruno Felicetti e ai due esperti che vi hanno lavorato: il professor Umberto Martini, che ne ha seguito i primi due anni di lavoro, e al dottor Francesco Dalla Sega (MM&A Studio) a cui si deve l’elaborazione del progetto che punta a ridisegnare il futuro professionale dei maestri di sci e delle scuole operanti sul territorio trentino.
Presente in sala anche Tullio Serafini non solo in veste di presidente dell’APT Madonna di Campiglio, ma anche di storico Maestro di sci.

Failoni ha benedetto il progetto. “L’elaborazione di questo documento nasce dalla dall’esigenza di comprendere come le professioni legate alla montagna, a partire da quella dei maestri di sci, stiano evolvendo continuando a rappresentare un punto fermo nello sviluppo del Trentino. Le nostre montagne non sono solo un contesto di straordinaria bellezza ma costituiscono la base della nostra identità, della nostra economia e della nostra capacità di attrarre visitatori da tutto il mondo”. “L’obiettivo, nei prossimi anni, è quello di arrivare a una centralità delle scuole di sci, veri e propri centri di servizi che possano diventare riferimento anche in estate. Nella stagione ormai alle porte, daremo il via a una sperimentazione che vedrà al centro le scuole di sci. Si tratta di un percorso iniziato anni fa che ora vogliamo portare a compimento, consapevoli della grande opportunità per la stagione invernale assicurata dalle nostre scuole di sci".
“Il turismo sta andando bene
- ha aggiunto - ed è quindi arrivato il momento di avere coraggio: facciamo in modo che vi sia un vero sistema, valorizzando le scuole di sci, il settore degli impianti e quello della ricettività, ma anche le piccole cose che rendono le nostre località così attrattive".
"Al contempo - ha concluso Failoni - stiamo anche studiando una delibera per affrontare la questione dei maestri di sci stranieri che non hanno la sufficiente formazione per esercitare in autonomia nel nostro territorio. Vogliamo in tal modo ribadire ancora una volta l'importanza del ruolo dei maestri di sci".

Martini e Dallasega hanno evidenziato la necessità di leggere le sfide che la globalizzazione ci presenta: "Negli anni ’80 i nostri turisti provenivano dalle regioni limitrofe e il mercato tedesco era rappresentato dalla Baviera. Oggi non è più cosi: il Trentino è diventato una vera meta internazionale, aperto al mondo e i nuovi ospiti hanno bisogno non solo di vedere, ma di conoscere la montagna e le sue grandi potenzialità di vacanza. Le “Belle stagioni” (primavera e autunno – ndr) rappresentano una fantastica sfida per una ulteriore crescita economico turistica, grazie a offerte mirate".

Proprio come sugli sci, dove la stabilità nasce dal dinamismo – hanno spiegato Sini e Panizza "anche nel nostro settore è necessario uscire dalla “Comfort zone” e accettare la sfida del cambiamento, leggere i segnali, ascoltare la realtà e progettare il domani con visione e strategia. Questa ricerca è uno specchio: grazie alle indagini preliminare con il coinvolgimento degli stakeholder abbiamo capito chi siamo, dove siamo arrivati, ma soprattutto ci indica la direzione verso la quale è necessario muoversi per proiettarsi al futuro: dalla formazione all’innovazione, dal ricambio generazionale, alla necessità di una offerta di vacanza a tutto tondo sempre più qualificata, sostenibile e autentica. Con consapevolezza, coraggio, passione e orgoglio trentino".

Ma a fianco delle indicazioni operative, lo studio delinea precisi obiettivo strategici affiancando modelli di business. Il futuro del turismo montano è qui.
Ultimo aggiornamento: 25/10/2025 18:34:18
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