“In questo modo - prosegue l'assessore - nel prossimo incontro possiamo entrare nel merito ed risposte risposte a chi è oggettivamente in difficoltà - anche con il ricorso a rateizzazioni e altri strumenti in mano a Provincia e Comune -, sanzionando invece chi non sta rispettando i patti non per problemi economici, ma per altri motivi”.
In ogni caso, aggiunge Marchiori, l'approccio è stato positivo: “Fin da subito si è registrata una grande condivisione di metodo e la volontà di arrivare ad una soluzione che tuteli sia Itea che gli inquilini virtuosi, ma che consente in ogni caso di affrontare un problema che rischia di esplodere come una vera piaga sociale”.
Task force casa e housing sociale
Sempre in mattinata, nella consueta seduta del venerdì la Giunta provinciale ha approvato il conchiuso, ovvero l'impegno formale anche questo anticipato ieri da Marchiori, per rendere operativo il piano di legislatura con cui rispondere alla questione abitativa. Alla struttura provinciale in materia di politiche per la casa è stato dato obbligatorio, anche attraverso il coinvolgimento di soggetti esperti, per avviare il percorso di revisione della legge provinciale sulla casa nonché lo studio di un nuovo progetto di housing sociale rivolto alla fascia grigia, il ceto medio che non rientra nell'edilizia sociale ma non ha la forza per comprare sul libero mercato. Proposte che al termine del percorso di elaborazione e condivisione con gli altri servizi e il Comitato provinciale per la casa arriveranno in Giunta per l'approvazione conclusiva.
Nel conchiuso, “l'assessore Simone Marchiori evidenzia come il tema casa sta assumendo un ruolo sempre più centrale nelle politiche pubbliche come rappresentato nel programma di legislatura del presidente Fugatti ed emerso nelle numerose interlocuzioni avviate in questo primo periodo. Anche il dibattito consiliare ha dedicato particolare rilievo alle problematiche legate al settore evidenziando la necessità di individuare soluzioni efficaci da attivare nel breve e medio periodo con uno sguardo rivolto al contemporaneo verso il futuro”.
Come condiviso nella prima riunione del Comitato provinciale per la condizione abitativa, si sottolinea la necessità di “avviare un processo di analisi e revisione del quadro normativo provinciale di riferimento considerato che ad oggi risulta ormai superato, di difficile attuazione e incapacità di soddisfare i nuovi e crescenti abitativi anche alla luce di una insufficiente offerta di alloggi bisogni sociali".
Nel documento l'assessore ricorda infine i positivi risultati ottenuti con l'attivazione del Fondo Housing sociale Trentino e propone di valutarne l'ulteriore percorribilità.