Nelle due scuole superiori c’erano rappresentanze degli studenti e degli insegnati coi dirigenti Roberto Pennazzato (Maffei) e Antonia Zamboni (Floriani).
"L’anno scorso abbiamo scelto la casa di riposo Città di Riva - ha detto il vicesindaco Silvia Betta - perché eravamo ancora in una fase difficile della pandemia, e si tratta di un luogo dove tante donne hanno dato moltissimo in termini di dedizione e di cura, contribuendo anche a mantenere i rapporti con le famiglie nei momenti più difficili del lockdown. Quest’anno abbiamo pensato alle scuole, i luoghi della crescita culturale delle nuove generazioni. Ma anche quest’anno sono tempi difficili, una guerra è in corso e tante persone stanno soffrendo, tra queste ci sono donne e bambine. Dobbiamo avere sempre un pensiero per loro e per tutti i cittadini ucraini, facendo quanto possibile per aiutarli, per accoglierli, per sostenerli".
"Le donne sono chiamate a un impegno costante - ha spiegato la consigliera Gatti- anche quando si trovano in prima linea su un fronte di guerra. La mimosa è una pianta colorata e festosa, l’auspicio è che porti un po’ di serenità e di felicità anche in Ucraina e agli ucraini che sono arrivati e stanno arrivando anche sul nostro territorio".
La consigliera Serafini ha raccontato una esperienza che ha vissuto in questi giorni al riguardo dell’accoglienza dei profughi ucraini, e ha invitato tutti a fare tutto il possibile per accoglierli e sostenerli. Al liceo Maffei il dirigente Pennazzato ha detto che la scuola è pronta ad accogliere studenti provenienti dall’Ucraina. Mentre all’istituto Floriani gli studenti hanno esposto, accanto al grande vaso di cemento in cui è stata piantata la mimosa, due bandiere della pace.