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Mercoledì, 25 agosto 2021

Riorganizzazione sanità trentina: i motivi del voto contrario di Demagri, Zanella e Zeni

Trento - La IV Commissione permanente della Provincia di Trento ha espresso a larga maggioranza parere contrario alla proposta di delibera della Giunta sulla riorganizzazione dell’APSS. Il parere negativo si aggiunge a quello del Consiglio dei sanitari - e quindi degli ordini professionali -, della maggioranza delle organizzazioni sindacali e della Consulta provinciale per la salute.


"Le ragioni che hanno motivato il nostro voto contrario sono da individuarsi innanzitutto nel metodo, che ha visto il confronto con la Commissione e i vari soggetti interessati solo a ridosso dell’adozione della delibera, per un semplice passaggio formale.

Poi la totale assenza di una valutazione del modello organizzativo sperimentale in atto e quindi la mancanza delle ragioni e degli obiettivi sottesi alla necessità di riorganizzare l’Azienda.
In un momento così cruciale, in cui anche la sanità nazionale vede investimenti e riforme all’orizzonte (si pensi ai fondi del PNRR, ai tavoli istituiti per ripensare a livello nazionale i modelli ospedalieri e territoriali e all’istituzione dell’infermiere di famiglia e comunità), si corre senza un reale confronto finalizzato a costruire un’organizzazione ragionata e funzionale ai bisogni di salute della popolazione trentina, perdendo un’occasione per un ripensamento largo e condiviso che parta dai limiti che l’attuale organizzazione ha mostrato.
Si vende fumo attraverso slogan come l’ “ospedale policentrico”, che altro non è che l’attuale organizzazione degli ospedali in rete spacciata elettoralisticamente come attenzione alla prossimità e ai territori. Si ripristinano i distretti nel numero di massimo tre, senza motivare le ragioni di questa scelta, che pare inappropriata rispetto alla conformazione orografica del Trentino. Queste critiche, assieme ad altre proposte hanno trovato spazio in un documento che abbiamo consegnato all’assessora Segnana, chiedendo di sospendere la delibera e riaprire il confronto (documento in allegato). L’assessora, senza tenere conto di tale richiesta, ha deciso di tirare dritto, in barba ai rappresentanti del Consiglio provinciale che hanno espresso 5 voti contrari e solo 1 favorevole. Un atto gravissimo e inaudito, irrispettoso del ruolo della Commissione, che ha il diritto e dovere di contribuire alla definizione di questioni tanto cruciali per la sanità trentina. La maggioranza leghista alla fine passa sopra il parere del legislativo, del Consiglio sanitario, della Consulta per la salute e dei sindacati: fortuna che dovevano governare attraverso l’ascolto e il confronto", commentano Paola Demagri (nella foto) - PATT, Paolo Zanella - Futura e Luca Zeni - PD del Trentino

Ultimo aggiornamento: 25/08/2021 23:59:20
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