Vezza d’Oglio (Brescia) – Ponte tibetano in Val Grande, incontro pubblico di Vezza sostenibile con la sala di Torre Federici a Vezza d’Oglio (Brescia) stracolma di cittadini – residenti e qualche turista – che ieri sera hanno partecipato alla serata informativa, alla presenza dei responsabili del comitato, Anna Giorgi, Elena Bonavetti e Daniela Longhi, che ha raccolto 341 firme tra i residenti per indire il referendum indetto il prossimo 25 giugno.
“Abbiamo già raggiunto un obiettivo importante – ha esordito nell’incontro di ieri sera la vezzese Anna Giorgi – quello di aver raccoltole firme necessarie per indire il referendum”. “La nostra – ha proseguito Anna Giorgi – non è un’iniziativa contro qualcuno, ma per approfondire un progetto, se è necessario e utile allo sviluppo turistico del nostro paese”.
Molto i quesiti posti durante la serata informativa: “è un’opera necessaria?”; “ha senso?”; “è utile per lo sviluppo turistico?”. “Le risposte a queste domande – hanno aggiunto Daniela Longhi (nel video) – sono fondamentali sulla realizzazione del ponte tibetano e noi siamo disponibili a un confronto”.
Il ponte tibetano, la cui realizzazione alle porte del Parco Nazionale dello Stelvio sarà oggetto di referendum popolare il 25 giugno prossimo. Durante la serata informativa organizzata da “Vezza sostenibile” sono stati ricostruiti i passaggi e indicati i tempi: dallo studio di fattibilità al progetto ne passa di tempo, inoltre è indispensabile avere l’autorizzazione a procedere dalla Sovrintendenza alle Belle Arti.
“Per realizzare tale progetto ci vogliono 4 o 5 mesi, previa eventuale gara o assegnazione di incarico con evidenza pubblica, che richiede altrettante tempistiche”, hanno spiegato i promotori dell’incontro.
Secondo quanto indicato ieri sera il business plan presentato dall’Amministrazione è una stima, e la cosa inquietante che rivela è l’aspettativa di fruizione del ponte: 40.000 persone all’anno, 110 persone al giorno di media. Altri quesiti posti da “Vezza sostenibile”: “come si pensa di far arrivare così tante persone alla partenza del ponte, stante le strette e tortuose vie di accesso alla Valgrande?” “Dobbiamo aspettarci la congestione che vediamo sulla statale anche nelle vie di Vezza?”; “Come conciliare la presenza di turisti sul ponte tibetano con l’attività agricola e venatoria che si svolge da sempre in quella zona?”.
Sono stati anche svelati i costi di realizzazione come indicati dall’Amministrazione comunale, due milioni di euro così ripartiti: un milione di euro dal Parco Nazionale dello Stelvio, mezzo milione dal bilancio del comune di Vezza d’Oglio e un altro mezzo milione da non meglio precisato altro Ente. In sostanza mezzo milione di euro in più rispetto a due anni fa, dalle casse comunali.
Elena Bonavetti (nel video) ha detto che l’invito all’astensione del sindaco è una dichiarazione grave da parte di chi rappresenta le istituzioni e ne dovrebbe promuovere e difendere modalità e strumenti per una partecipazione dei cittadini sempre maggiore. “Il nostro appello – concludono da Vezza Sostenibile – è andare a votare si o no sul ponte tibetano”.
di A. Pa.