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Qual è il budget minimo per investire in rete

Esiste un budget minimo da investire nel trading online? la domanda è una delle più ricercate in rete, da tutta quella platea di trader che si avvicina al mondo delle piattaforme web per iniziare a piazzare i propri soldi sui mercati. La risposta, togliamo subito la suspense, non può essere data con esattezza in quanto dipende da molteplici fattori di natura soggettiva.


Il concetto stesso di investimento è legato a fattori quali ad esempio la propensione al rischio, quindi quanto si è disposti ad esporsi sapendo che ad un maggior rischio corrisponde una potenziale possibilità di guadagno più elevata. Indicare una cifra con la quale partire è tutt’altro che semplice quindi; secondo il portale Tradingonlinetop.com, specializzato in trading online, un budget minimo dal quale iniziare sarebbe di 250 euro.


Da ricordare che nel trading online ci sono pericoli che possono essere controllati ma mai del tutto eliminati, uno spauracchio che dovrebbe essere sempre tenuto nella massima considerazione quando ci si avvicina a questo mondo. E tra le azioni da intraprendere per tentare di arginare il rischio c’è proprio quello che viene chiamato controllo e ottimizzazione del proprio budget da investire.


L’importanza di controllare il proprio budget


In termini tecnici di derivazione anglofona si parla di money management, controllo del proprio patrimonio per l’appunto, un concetto noto a chiunque investe a 360 gradi, non soltanto nel trading in rete.

Essere in grado quindi di ‘controllarsi’, sapere quando puntare e, soprattutto, quanto, tenendo sempre da conto che non si dovrebbe mai investire una cifra che non ci si può permettere di perdere.


È un po’ quello che accade ad un tavolo da gioco, o quando ci si trova davanti ad un monitor per scommettere su un evento sportivo: tutti eventi che non possono offrire certezze, ci conseguenza la domanda da porsi è: “posso permettermi di perdere, nel caso, questa cifra?”. È questo il controllo del rischio che può essere adottato anche quando ci si appresta ad investire con le piattaforme di trading online.


I costi annessi al trading


Da considerare poi sempre che il trading online ha costi importanti a 360 gradi, che devono essere tenuti da conto. Ad esempio software, Internet e costi di formazione, che possono rappresentare voci di spesa anche piuttosto elevate a seconda di dove si va a parare (ovvero, a chi ci si rivolge, soprattutto per la formazione).


Ci sono poi anche le commissioni: un trader può effettuare oltre 100 transazioni al mese e le commissioni variano ampiamente a seconda del broker. Gli investitori esperti cercano il miglior software, velocità di esecuzione e servizio clienti, oltre a costi di commissione favorevoli.


In sostanza anche se non esiste una regola ferrea su quanto si dovrebbe avere nel proprio conto di investimento per iniziare a fare trading, molti broker fisseranno questo importo introducendo un minimo per iniziare. Ad esempio, un intermediario potrebbe dire che si ha bisogno di un minimo di 500 euro per aprire un conto di trading online sulla sua piattaforma.

Ultimo aggiornamento: 23/02/2022 20:58:13
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