Ispra precisa che, in Italia, “la competenza di valutazioni sull’idoneità di siti adeguati a contenere animali pericolosi è di pertinenza della Commissione Scientifica Cites” e specifica che “i soggetti responsabili della decisione del trasferimento dovranno valutare con attenzione ogni elemento che possa comportare rischi di fuga, nonché il possibile rischio di aggressione verso altri esemplari di orso qualora non sia possibile la captivazione individuale”.
Va detto che l’abbattimento dell’animale è sospeso fino all’11 maggio, quando il Tar di Trento tratterà collegialmente la questione, dopo la sospensione dell’efficacia dell’ordinanza del presidente firmata l’8 aprile. Ordinanza che, come quella del 13 aprile (data in cui è stata resa nota l’identità dell’orso che ha ucciso Papi) ha perso la propria efficacia, dopo la cattura di JJ4, attualmente ospitata nell’area faunistica del Casteller. Quest’ultima è una struttura che non può essere impiegata per il contenimento di esemplari problematici o pericolosi, in quanto progettata per svolgere la funzione di ricovero di animali che necessitano di cure o di riabilitazione. Tenuto dunque conto delle indicazioni di Ispra e del monito di questo Istituto in merito alle responsabilità cui va incontro “il decisore”, qualora si optasse per il trasferimento, il presidente della Provincia ha recepito il parere come richiesto dal Tar, con una rinnovata istruttoria, confermando l’abbattimento di JJ4.
RICORSO OIPA
Contrattacco delle associazioni dopo il nuovo decreto del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per l’abbattimento dell’orsa JJ4.
Enpa, Leidaa e Oipa annunciano ricorso contro il provvedimento firmato, che dispone l’uccisione dell’orsa dopo la trattazione collegiale al Tar di Trento delle precedenti ordinanze prevista per l’11 maggio e presentano una diffida a non procedere all’abbattimento per non incorrere nel reato di uccisione di animali senza necessità previsto dall’art. 544 bis del Codice penale.
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) in una nota annuncia che, nel caso si eseguisse l’abbattimento, "presenterà una denuncia in Tribunale per uccisione non necessitata e invita i veterinari a non eseguire l’eutanasia, come indicato dal loro Ordine professionale di Trento".