Lo scopo è salvare una stagione agricola che, se non interverranno precipitazioni copiose, si annuncia problematica.
"In questa occasione - dichiarano gli assessori Sertori, Beduschi, Bottacin e Failoni - abbiamo stabilito che l'andamento della stagione irrigua e dei livelli lacuali sarà oggetto di monitoraggio periodico. L'obiettivo comune è quello di salvaguardare per quanto possibile l'agricoltura, tenendo in considerazione le esigenze gardesane, in particolare turismo e navigazione lacuale".
"Infatti - rimarcano - è indispensabile trovare un giusto equilibrio che, da un lato fornisca acqua alle prioritarie esigenze agricole ma, dall'altra, salvaguardi un'altezza adeguata del lago che garantisca la navigabilità e tutte le necessità dell'importante comparto turistico".
"La prossima riunione della cabina di regia interregionale per il Garda - concludono gli assessori Sertori, Beduschi, Bottacin e Failoni - è prevista per il prossimo 27 aprile per fare il punto sull'andamento dei livelli del lago, al fine di effettuare un'eventuale riprogrammazione delle erogazioni nel Mincio. È interesse di tutti contemperare le diverse esigenze che gravitano intorno al lago di Garda e alle sue acque".
Gli effetti della siccità sono evidenti nei grandi laghi del Nord – continua la Coldiretti – con il livello del Garda crollato a 46 centimetri sfiorando il minimo storico del periodo registrato 70 anni fa, con un riempimento poco oltre il 36%, mentre il Como è pieno solo al 23%, il lago d’Iseo al 26% e il Maggiore resiste al 45%. Il livello idrometrico del fiume Po al Ponte della Becca (Pavia) è a -3,5 metri con le sponde ridotte a spiagge di sabbia come non accadeva da decenni.