Un augurio a tutti gli specializzandi che saranno in prima linea e che - a mio avviso - hanno scelto uno dei lavori più belli".
Il vicepresidente della conferenza dei sindaci di Ats della Montagna, Luca Masneri, ha sottolineato l'importanza della nuova struttura, "che rappresenta una svolta per la sanità del nostro territorio e che deve essere un primo passo per l'attenzione alla sanità delle aree montane, che ha particolarità differenti da altri territori. Lavorare in zone montane per un medico è sicuramente più difficoltoso che in città e per questo la normativa deve essere cambiata, con maggior attenzione alle zone montane".
IL PROGETTO - Era aprile del 2019 quando si annunciò che all’ATS della Montagna, in collaborazione con Polis-Lombardia e grazie alla Regione, erano stati riconosciuti tutti i requisiti per diventare Polo Formativo di riferimento per il corso triennale post-laurea obbligatorio per diventare Medico di Medicina Generale.
Prese, dunque, avvio in quell’anno, il primo Corso di formazione specifica per Medici di Medicina Generale che fino ad oggi è stato ospitato presso i locali di ATS per la parte teorica e presso gli ospedali di ASST per il tirocinio pratico e per l’opportuna relazione con gli specialisti ospedalieri.
Da allora, per ogni triennio, il corso ha visto l’iscrizione di circa 19 specializzandi. Fondamentale è stata la collaborazione delle due ASST così come dei Medici di Medicina Generale del territorio.
Presso gli ospedali di Valtellina e Valchiavenna, presso quelli della Valcamonica e presso gli studi dei Medici di Medicina Generale, infatti, i corsisti seguono un intenso percorso di studi e di formazione pratica.
Dal 2020 inoltre i corsisti possono essere incaricati da ATS per avviare l’attività di Medico di medicina generale fino ad un massimo di 650 pazienti (i medici specializzati possono arrivare fino a 1500) e questo aiuto è stato prezioso per arginare la forte carenza di medici che ha comportato e comporta, in alcune situazioni, scoperture di interi comuni.
Negli anni prossimi la situazione è destinata ad aggravarsi visto che, dai dati in possesso di ATS, il 65% degli MMG oggi in servizio ha un’età superiore ai 55 anni e l’accesso alle facoltà medicina e alle scuole di specializzazione non è ancora in grado di garantire giovani laureati in grado di consentire il ricambio generazionale.
Oltre all’inaugurazione delle nuove sedi si è celebrata anche l'apertura del nuovo anno accademico alla presenza del Direttore dell’Accademia di Formazione specifica in Medicina Generale di Regione Lombardia, Alessandro Colombo.
Il Corso prevede l’obbligo di frequenza a tempo pieno delle attività didattiche, sia teoriche che pratiche che si svolgono in strutture del Servizio sanitario nazionale e in studi di medicina generale individuati dalla Regione, per un totale di 4.800 ore.
L’attività formativa comporta un impegno orario pari a 38 ore settimanali per 5 giornate lavorative, con un minimo 6 ore e un massimo 8 ore, da lunedì a venerdì con orario spezzato (mattino - pomeriggio).
Con l’avvio dell’attuale anno accademico si avvia il terzo anno che completa il triennio e attualmente gli iscritti sono:
Iscritti al 1° anno: tirocinanti 7 (3 Valtellina e 4 Valle Camonica)
Iscritti al 2° anno: tirocinanti 19 (13 Valtellina e 6 Valle Camonica)
Iscritti al 3° anno: tirocinanti 19 (10 Valtellina e 9 Valle Camonica)
Per il triennio 2020-2023 la graduatoria è ancora aperta e può scorrere fino al 31/12/2021, pertanto il numero dei tirocinanti potrebbe aumentare allineandosi con i numeri dei trienni precedenti con nuove assegnazioni.