Trento - Lupi e orsi, la consigliera Alessia Ambrosi (Fratelli d’Italia): "Cultura e informazione per non stravolgere il modo di vivere la montagna". Dal primo avvistamento di un lupo nel nord-est italiano (dopo oltre 70 anni), avvenuto nel 2006 all’interno della Riserva di Varena in Val di Fiemme, e a 10 anni dalla formazione prima coppia all’interno del Parco naturale Regionale della Lessinia, il lupo in Trentino è oggi presente in maniera significativa. La crescita della popolazione, favorita dalle potenzialità del territorio, è testimoniata dal numero di branchi: 26 nel 2021, 9 in più rispetto al 2020. Il ritorno del lupo porta con sé, inevitabilmente, anche alcune criticità, in particolar modo per il settore zootecnico. Sono infatti aumentati del 60% in un anno i danni da lupo.
"È quindi importante - sottolinea la consigliera Alessia Ambrosi - che la Provincia gestisca adeguatamente questo fenomeno emergente con indennizzi agli allevatori danneggiati e con un’attenta opera di prevenzione, prevedendo quindi robusti finanziamenti nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale 2023/2027 per reti mobili, recinzioni elettrificate, cani da guardiania (informando i turisti della loro funzione e dei pericoli che comporta avvicinarsi incautamente a loro) e sostenendo i Comuni nella realizzazione di rifugi fissi in legno per consentire la permanenza in quota dei pastori nel periodo estivo vista la significativa assenza di pascoli provvisti di strutture adeguate.