Brescia - Almeno 1000 ore di attività teorico-pratica e 500 ore di tirocinio o di laboratorio. E’ quanto dureranno i corsi obbligatori di formazione per gli operatori di tatuaggio e piercing, introdotti con l’obiettivo di fornire adeguate competenze, in particolare, in materia di anatomia, fisiologia e patologia dell’apparato cutaneo, nonché ai rischi connessi per la salute, norme igienico-sanitarie e di prevenzione di patologie infettive ed allergie. Questa è una delle novità introdotte dalla legge regionale – primo firmatario il Presidente della Commissione Attività Produttive Gianmarco Senna (Lega) – approvata all’unanimità dal Consiglio regionale.
Il provvedimento, arrivato in Aula dopo un lungo iter in Commissione e dopo numerose audizioni con i rappresentanti delle associazioni di settore, ha come duplice obiettivo quello di salvaguardare la salute dei cittadini e tutelare la professionalità di tatuatori e piercer, definendo in maniera puntuale i requisiti per esercitare queste attività e prevedendo regole certe e sanzioni adeguate in caso di violazioni. L’esercizio dell’attività senza il possesso dei requisiti formativi, infatti, sarà punito sanzioni da 3000 a 15000 euro. Multe anche per chi farà tatuaggi e piercing a minori di 18 anni senza il consenso di genitori (o tutori). Fatta salva la deroga, sempre con autorizzazione di esercita la potestà genitoriale, per il buco al lobo dell’orecchio ai minori di 14 anni, i piercing sono sempre vietati ai minori di 14 anni, così come è vietata l’esecuzione di tatuaggi sui minori di 16 anni.