Per installare le telecamere e i circuiti di videosorveglianza sarà in ogni caso necessaria l’autorizzazione dei sindacati interni e potranno essere posizionate solo nelle cosiddette aree comuni (corridoi, sale d’attesa, etc…).
L’elenco delle Residenze Sanitarie Assistenziali che si doteranno di sistemi di videosorveglianza sarà pubblicato con evidenza sul sito della Giunta regionale.
“La Lombardia è la prima regione in Italia ad approvare una legge sulla videosorveglianza nelle case di riposo e nelle strutture per disabili, con il chiaro intento di garantire la qualità e la sicurezza dell’assistenza –ha sottolineato il Presidente della Commissione Fabio Rolfi (Lega Nord)-. Le risorse messe a disposizione vogliono essere un incentivo a tutelare sempre di più non solo i pazienti, ma anche i lavoratori in servizio presso queste strutture”.
“Per installare le telecamere non serviva certo una legge specifica, ma condividiamo comunque l’obiettivo; per questo –ha detto Carlo Borghetti (PD)- votiamo a favore del provvedimento, consapevoli comunque che la qualità dell’assistenza è garantita e determinata da ben altri fattori. In ogni caso il testo finale è notevolmente migliorato rispetto alla sua versione originaria ed è ora compatibile con le finalità che ci si era preposti”.
Perplessità sul ricorso a una legge specifica sono state evidenziate anche dal M5Stelle: “Un bando della Giunta sarebbe stato più che sufficiente per incentivare l’installazione delle telecamere, non comprendiamo la necessità di approvare un apposito provvedimento legislativo che ci sembra decisamente inutile e superfluo –ha detto Dario Violi-. Sarebbe meglio promuovere una indagine conoscitiva diretta con gli utenti delle case di riposo per valutare l’effettiva qualità dei servizi erogati, in base anche al loro indice di gradimento”.
In Lombardia attualmente sono presenti 678 Residenze Sanitarie Assistenziali per complessivi 57.853 posti letto a contratto (quelli per cui la Regione compartecipa al pagamento della retta): il costo medio regionale della retta giornaliera è pari a 56,18 euro, con un costo minimo medio di 48,93 euro nelle RSA della provincia di Brescia e un costo massimo di 65,67 euro in quelle della provincia di Monza e Brianza. L’incidenza maggiore di denunce per furti e maltrattamenti subiti dagli ospiti delle RSA lombarde si riscontra a Milano e nella cintura metropolitana, dove al 31 dicembre 2016 risultavano ricoverate 17.043 persone.