Urzì ha ricordato come il problema è stato posto ripetutamente già dal tempo del suo incarico in consiglio provinciale e regionale anche con l’approvazione di documenti che rappresentavano il richiamo alla libera circolazione europea delle merci e alla tutela del settore dell’autotrasporto italiano.
Fra le richieste poste da Anita quella dell’intervento sul divieto di transito notturno sull’autostrada del Brennero versante austriaco, la rimozione del pedaggio autostradale maggiorato per il transito notturno e del sistema di dosaggio, dei divieti settoriali che colpiscono l’autotrasporto italiano e germanico favorendo in maniera espressa esclusivamente quello austriaco, che viene esonerato sostanzialmente dalle regole ambientali imposte ai mezzi italiani ed europei.
Il tema, ha rilevato l'onorevole Urzì, pur annotando una assunzione di responsabilità già manifestata da parte del ministero per le infrastrutture, "determina extra costi e problemi operativi e perdite di forniture alle imprese italiane di autotrasporto e a quelle manifatturiere. L’asse del Brennero è il principale corridoio di trasporto transalpino, strategico per l’economia italiana, passando per esso la maggior parte dell’interscambio di merce con i paesi europei, che rappresenta il 70% delle esportazioni italiane".
L’Italia inoltre deve importare (in gran parte attraverso il Brennero) materie prime e le limitazioni sull’asse del Brennero in territorio austriaco costituiscono una chiara limitazione della competitività del made in Italy.da qui la piena convinzione della necessità di valutare una azione presso l’Unione Europea, finanche con la richiesta di attivazione di una infrazione europea.
Il deputato Alessandro Urzì ha interessato della questione il vice ministro alle infrastrutture Galeazzo Bignami.