Milano - Plastica al 100% riciclata, il primo pallet tracciato lo produce l’azienda Relicyc. Riccardo Parrini e Stefano Chiaramondia, promotori del protocollo di certificazione: "Per il settore della plastica è un passaggio fondamentale. Da oggi largo alla trasparenza, il greenwashing può davvero essere eliminato". Lancio ufficiale a Green Logistics Expo 2022 di Padova dal 5 al 7 ottobre scorso (nella foto Riccardo Parrini, Stefano Chiaramondia e Alessandro Minuzzo).
Un pallet in plastica riciclata al 100% che, finalmente, garantisce la verità di questa affermazione. Sì, perché per la prima volta in assoluto un prodotto realizzato nel pieno rispetto dei fondamenti dell’economia circolare viene interamente tracciato sulla blockchain per rendere visibile a chiunque il suo percorso di (seconda) vita: inquadrando il QR code presente sul pallet, e qui sotto riportato, sarà possibile navigare su una pagina web e conoscere l’intera storia della plastica riciclata, da rifiuto a nuovo prodotto.
Nella scheda del pallet sono riportati, tra gli altri, il codice di verifica, la data di registrazione, la percentuale di plastica riciclata utilizzata, la conformità con le normative, la dichiarazione di impatto ambientale e, inoltre, il vantaggio ambientale del pallet in plastica riciclata rispetto al pallet in plastica vergine.
Il servizio si chiama Certified Recycled Plastic® ed è in grado di “tracciare l’intera storia del prodotto”, garantendo a qualsiasi azienda ne faccia richiesta la tracciabilità fisica, contrattuale, logistica, finanziaria, ambientale e informatica della plastica; da quando viene scartata dopo il primo utilizzo (assumendo lo “status di rifiuto”) a quando viene trasferita, trasformata e poi reimmessa sul mercato.
È la Relicyc di Vigonovo, in provincia di Venezia, la prima realtà imprenditoriale a rendere totalmente tracciabile attraverso la blockchain (in base a quanto previsto dalla normativa europea UNI EN 15343) una sua linea di prodotti presenti sul mercato.