Si prevede di eseguirli (e completarli entro il 2030), con forte riduzione della carreggiata e impatto ben comprensibile sul flusso dei mezzi (2 milioni di Tir nel 2022), tant'è che si dovrà tra l'altro indirizzare parte del traffico sulla via del passo Resia. Il viadotto Lueg sarà di fatto sostituito con nuovi piloni di sostegno.
Curiosità: nel 2047 sarà la volta della madre di tutti i viadotti, il lunghissimo e ardito Europabruecke, il ponte Europa. Nel dibattito con tecnici e politici è intervenuto il presidente Kaswalder, che ha perorato la causa di una maggiore valorizzazione e di un potenziamento del ruolo svolto dalla società pubblica trentina Interbrennero nell'intermodalitá gomma-rotaia sull'asse del Brennero, opzione che potrebbe essere preziosa in circostanze come quella del grande cantiere per il viadotto Lueg, sottraendo una rilevante quota di traffico di autoarticolati. A seguire i lavori di stamane, non a caso, c'era proprio il presidente di Interbrennnero spa, l'ingegner Roberto Bosetti.
Terminata la mattinata di lavori sui problemi viabilistici, i tre presidenti del Dreier Landtag si sono riuniti per continuare la messa a punto del programma dell'assise biennale, prevista il 14 e 15 giugno a Riva del Garda, con Commissione interregionale preparatoria il 20 aprile a Trento.