TRENTO -
Manifestazione della
Coldiretti a Bruxelles con un messaggio:
"Via i tecnocrati dall'Europa, Von Del Leyen uccide l'agrucoltura".
Il taglio di 90 miliardi di fondi Pac mina la sovranità del cibo e la sicurezza alimentare dell’intero continente. Per salvare l’agricoltura europea e la sicurezza alimentare di 400 milioni di cittadini occorre mandare via i tecnocrati che condizionano un’Unione Europea sempre più lontana dai cittadini e pericolosamente vicina alla sua implosione. È il messaggio scandito dalle migliaia di agricoltori di Coldiretti scesi pacificamente in piazza a Bruxelles al grido di
“Non è questa l’Europa che vogliamo”, per denunciare la deriva autocratica imposta da Von der Leyen, che vuole togliere risorse alle imprese agricole e al cibo sano per finanziare i carri armati, minando così anche la salute dei cittadini consumatori. Un piano che appare come un attacco alle fondamenta della sovranità alimentare dell’intero continente, in un momento in cui tutte le altre potenze investono sempre di più nell’agricoltura, ritenuta da tutti – tranne che dall’Europa – una risorsa strategica.

Presenti alla manifestazione oltre un
centinaio di agricoltori del Trentino Alto Adige guidati dal presidente regionale
Gianluca Barbacovi e dal direttore
Enzo Bottos, insieme ai dirigenti delle varie Sezioni del territorio e ai collaboratori dell'Organizzazione. Coldiretti ribadisce come Von der Leyen non sia assolutamente in grado di gestire il ruolo istituzionale che ricopre e che oggi c’è un grande bisogno di Europa, ma di un’Europa diversa, più coraggiosa, meno ideologica e più vicina ai problemi reali.
Assieme ai vertici nazionali di Coldiretti, a partire dal
presidente Ettore Prandini e dal
segretario generale Vincenzo Gesmundo, sono presenti agricoltori e agricoltrici provenienti da tutta Italia, compresi molti giovani che saranno le prime vittime della
riduzione del 25% dei fondi della Politica agricola comune e della sua diluizione in un fondo unico.
Per l’Italia si tratta di un
taglio netto di 9 miliardi, che salgono a 90 se si considera l’intera Ue. Una decisione irresponsabile di Von der Leyen che provocherà il tracollo della produzione agroalimentare europea, favorendo un boom di importazioni da Paesi come quelli del Mercosur, privi degli stessi standard su utilizzo di pesticidi, protezione ambientale e diritti dei lavoratori. Quello del Mercosur, infatti, è un accordo ancora denso di lacune che non vengono sanate neppure dagli emendamenti recentemente approvati dal Parlamento europeo e che, secondo Coldiretti, potrà essere approvato solo dopo l’introduzione reale e vincolante dei principi di salvaguardia e di piena reciprocità, e non di clausole formali o strumentali.