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Funzionari, operai stradali, piloti di elicotteri: 36 nuovi dipendenti provinciali

Il benvenuto ai neoassunti questa mattina con l’assessore Tonina e i dirigenti

TRENTO - Funzionari, assistenti amministrativi, operatori del servizio sicurezza, gestioni comuni e portineria. Ma anche anche tecnici, operai stradali e i due nuovi piloti in forza al Nucleo elicotteri, che vanno a integrare un organico così aggiornato del Nucleo di 17 piloti e 50 unità complessive di organico. Sono i 36 nuovi dipendenti provinciali in servizio a partire da settembre, accolti nella sede della Provincia autonoma di Trento alla presenza dell’assessore provinciale alla salute, politiche sociali e cooperazione Mario Tonina e dei dirigenti.
In prevalenza neoassunti, con i concorsi nei diversi inquadramenti e di età media di 44,44 anni, le nuove leve entrano nella grande macchina amministrativa provinciale formata da quasi 5.300 tra lavoratrici e lavoratori (età media 49,74 anni).

“Entrare a far parte della Provincia autonoma di Trento rappresenta un motivo di orgoglio, di consapevolezza e responsabilità - così l’assessore Tonina portando i saluti anche del presidente Maurizio Fugatti e della Giunta -. L’occasione di oggi è significativa, perché segna l’inizio di un percorso collettivo al servizio della comunità. Ciascuno di voi, nella propria veste, può contribuire a portare avanti una storia unica, fatta di autonomia, cooperazione, della capacità di affrontare momenti difficili con coraggio e spirito di innovazione. Se infatti il Trentino ha saputo distinguersi, valorizzando valli e città, lo dobbiamo alle politiche attente attuate dalla macchina amministrativa provinciale, e prima ancora alle intuizioni lungimiranti, come quelle di Alcide De Gasperi che ricorderemo il prossimo venerdì 5 settembre nella Giornata dell’Autonomia. Decisivo è stato inoltre il contributo del movimento cooperativo, che vanta 130 anni di storia. Questo percorso continua. Il valore del vostro lavoro, nella grande squadra di oltre 5mila dipendenti provinciali di cui fate parte, sta quindi nella capacità di offrire risposte concrete ai bisogni dei cittadini. Buon lavoro a tutti”.

Stefania Allegretti, sostituta direttrice del Servizio sicurezza e gestioni comuni, ha fornito ai presenti una testimonianza, sia professionale che personale, della propria esperienza in Provincia.
“Nel mio percorso anche gli insuccessi sono stati uno stimolo per migliorare ulteriormente capacità e competenze. È una riflessione che condivido volentieri: abbiamo la libertà di cambiare, di continuare ad aggiornare le nostre abilità, permettendo alla pubblica amministrazione di continuare a dare risposte efficaci ai cittadini ed essere sempre al passo con i tempi. Il valore del servizio pubblico è infatti lavorare per la comunità”.

Luca Comper, dirigente generale del Dipartimento organizzazione, personale e innovazione della Provincia ha evidenziato come “la stella polare dell’impegno dei dipendenti provinciali sia migliorare il benessere dei cittadini e favorire lo sviluppo economico e sociale del territorio trentino. Il ‘valore pubblico’ consiste nel trasformare gli indirizzi politici, espressi dagli eletti, a loro volta espressione del corpo elettorale, in azioni concrete della Provincia, che è una grande organizzazione al servizio della comunità e dell’Autonomia trentina. Un’autonomia che investe le risorse del territorio trasformandole in servizi alla collettività”.

L’approfondimento è proseguito con la dirigente del Servizio per il personale Maria D’Ippoliti, che ha fornito ai presenti una panoramica sull’organizzazione del sistema pubblico provinciale (uffici, servizi, dipartimenti, agenzie, umse, umst) e in generale del sistema territoriale, anche in relazione alla cornice nazionale e delle collaborazioni in atto con altri territori, in particolare attraverso Euregio, Arge Alp e Eusalp.

Davide Leveghi, ricercatore della Fondazione Museo storico del Trentino, ha quindi fornito una prospettiva sullo sviluppo socio-economico del Trentino dal dopoguerra, un cammino nel quale è stata decisiva la leva dell’Autonomia, secondo le sue tappe di evoluzione: l’accordo De Gasperi-Gruber del 5 settembre 1946, che ha posto le basi per l’autogoverno territoriale e che verrà ricordato nella Giornata di venerdì prossimo, il primo Statuto di Autonomia nel 1948 e quindi il Secondo Statuto (che ha assegnato maggiori competenze alle Province autonome), di cui il 5 dicembre prossimo ricorrono i 53 anni dall’entrata in vigore.

La mattinata si è conclusa con la visita alla mostra permanente “La Provincia si racconta” nel palazzo di piazza Dante, curata dalla Fondazione Museo storico del Trentino, che ha l’obiettivo di “raccontare” la storia, il presente e il futuro dell'istituzione Provincia autonoma di Trento. Ad illustrarne i contenuti Davide Leveghi.
Ultimo aggiornamento: 01/09/2025 23:53:12
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