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Commercio al centro del dibattito in Trentino

Confronto tra l’Associazione Commercianti al Dettaglio e l’assessore Failoni

TRENTO - Si è svolto nella sede di Confcommercio Trentino, l’incontro tra l’Associazione Commercianti al Dettaglio della provincia di Trento guidata dal presidente Massimo Piffer e l’assessore provinciale all’artigianato, commercio, turismo, foreste, caccia e pesca Roberto Failoni (foto credit S. Romano).

Al centro del confronto la volontà di riportare il tema del commercio nel dibattito pubblico, come elemento essenziale per la vitalità delle comunità locali. «Dobbiamo tornare a parlare del significato del commercio per le nostre comunità – ha sottolineato Massimo Piffer. Non si tratta solo di un settore economico, ma di un presidio sociale, di un tessuto che tiene insieme le nostre città e i nostri paesi. Oggi vediamo con preoccupazione la difficoltà del ricambio generazionale, il calo di attrattività di un mestiere che richiede dedizione e passione, ma che spesso non viene percepito dai giovani come una prospettiva di futuro. Eppure, senza negozi e senza botteghe di vicinato, rischiamo la desertificazione dei centri abitati: strade spente, vetrine vuote, comunità prive di punti di incontro. Se vogliamo che le nostre città restino vive, dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni e ai cittadini tutti il valore che un’attività commerciale porta con sé. Come Associazione abbiamo il dovere di porre al centro questa questione, ma tutta la comunità è chiamata a interrogarsi sul proprio futuro che passa anche dalle attività economiche e in particolare da quelle del commercio».

Tra le criticità affrontate anche i nuovi criteri molto stringenti - basati solo su freddi algoritmi e non su chi fa impresa - per l’accesso al credito, la pressione fiscale, la complessità regolamentare e i cambiamenti legati all’evoluzione dei consumi, dal commercio online alle Ztl. «C’è bisogno - ha chiosato Piffer - di una maggiore attenzione al commercio e all’urbanistica commerciale, anche per consentire alle nuove generazioni di investire, innovare e vivere di commercio, creando poli di attrazione e sviluppo nelle nostre città e nelle nostre valli».

L’assessore Roberto Failoni ha chiarito alcuni aspetti chiave. Ha definito fuori dal tempo e contraria ai principi del libero mercato l’ipotesi di una legge provinciale di contingentamento delle licenze, e ha ricordato come la sfida dell’online non possa essere affrontata con logiche difensive: «Il digitale è ormai parte integrante del mercato e non possiamo pensare di eliminarlo.
Dobbiamo piuttosto capire come conviverci, come integrarlo con le realtà locali e trasformarlo in un’opportunità, senza dimenticare i punti di forza del commercio tradizionale: la relazione di fiducia con il cliente, la capacità di animare la vita sociale delle comunità e di valorizzare i prodotti del territorio”. Failoni ha poi toccato altri nodi strategici per il settore: la scarsa patrimonializzazione delle imprese, che ha portato la Provincia ad attivare dal 15 luglio un incentivo dedicato per rafforzarne la solidità finanziaria; il problema dei canoni di locazione, che riguarda sia i centri urbani che alcune località turistiche; il ricambio generazionale, con molte chiusure legate alla mancanza di continuità familiare; la difficoltà crescente nel reperire personale, non più solo qualificato ma anche generico. Ha inoltre richiamato la necessità di una strategia condivisa per valorizzare l’acquisto locale e i prodotti del territorio.
L’assessore ha ricordato i risultati positivi del Terzo Bando Qualità Trentino – Olimpiadi: 1078 domande complessive, che troveranno tutte finanziamento, di cui circa la metà dai settori del commercio e dei servizi, e 118 solo dal capoluogo. Numeri che, ha sottolineato, testimoniano un’adesione diffusa e una buona capacità di progettazione da parte delle imprese. Infine Failoni ha rivolto un invito alle categorie a mantenere un confronto costruttivo, utile a individuare strumenti sempre più efficaci per la vita delle imprese. “Le sfide non mancano – ha sottolineato – ma sono convinto che attraverso dialogo e collaborazione si possano trovare modelli e soluzioni capaci di sostenere il settore e di guardare con fiducia al futuro.”

La vicepresidente Camilla Girardi ha evidenziato l’importanza di coinvolgere anche il mondo della scuola e di ampliare il tavolo allo sviluppo economico, in particolare sul tema dei lavoratori, mentre il vice Giorgio De Grandi ha richiamato l’attenzione sui temi della mobilità e dei parcheggi nei centri storici, oltre alla necessità di un confronto continuo e costruttivo con le istituzioni. Al dibattito hanno partecipato anche i presidenti delle varie categorie dell’Associazione, contribuendo ad arricchire il dibattito con prospettive più settoriali e specifiche.

Il direttore di Confcommercio Trentino Massimo Travaglia ha sottolineato come la legge sulla patrimonializzazione sia nata proprio dalle esigenze emerse in questo tavolo di confronto, grazie a dati e contributi forniti dall’associazione. «Il nostro ruolo – ha spiegato – è essere punto di riferimento qualificato non solo per i soci ma anche per le istituzioni che necessitano di una visione concreta sui fenomeni economici».

«Questo incontro – ha concluso Pifferrappresenta un passo importante per aprire un dibattito strutturato sul commercio. Non vogliamo limitarci a elencare problemi, ma stimolare un ragionamento condiviso, che coinvolga istituzioni, cittadini e imprese. Il futuro delle nostre comunità passa anche attraverso la tenuta e la valorizzazione delle imprese di prossimità, che sono il cuore pulsante della vita economica e sociale del Trentino».
Ultimo aggiornamento: 02/09/2025 00:19:26
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