Per quanto riguarda il tema della carenza di posti letto la ministra Bernini ha spiegato che entro il 2026 saranno messi a disposizione 60mila posti letto, questo grazie al Pnrr e alla manifestazione d’interesse rivolta alle Pubbliche amministrazioni, ma anche al terzo settore ed al mondo ecclesiale a cui è stato chiesto di mettere a disposizione al più presto immobili oggi dismessi. “Un problema – ha sottolineato la ministra Bernini – che riguarda tutti. L’emergenza alloggi c’è sempre stata ma è stata amplificata dalla pandemia e dall’aumento dei prezzi. Stiamo mettendo tutto l'impegno per il 2026, possibilmente mettendoci anche altri fondi”.
Per quanto riguarda il punto sull'utilizzo delle risorse del Pnrr destinate all'università e ricerca la ministra ha ricordato che ad oggi sono state allocate il 90% delle somme dedicate ai ricercatori. "In Italia non ci mancano cervelli, ricercatori competenze, ma dobbiamo riuscire a strutturare nel modo migliore e permanente questi talenti. In questi anni abbiamo seminato moltissimo nel mondo, e ora, anche grazie alle possibilità economiche e all'acquisizione di fiducia del Pnrr, raccogliamo parte dei frutti. Per questo dobbiamo lavorare nella creazione di infrastrutture strategiche. Proprio per questo in Italia si stanno creando vere e proprie strutture di ricerca d'eccellenza", ha sottolineato la ministra Bernini.
Ma come far tornare in Italia i nostri giovani ricercatori? Tra le azioni messe in campo un tavolo di lavoro dedicato e un pacchetto di attrattività. "Agli studenti, ai dottorandi, ai ricercatori deve aver garantito il diritto alla scelta - ha sottolineato Bernini - creando pacchetti di supporto e dando loro le ragioni per tornare, tra cui i grandi centri. Stiamo cercando di portare in Italia, in una miniera in provincia di Nuoro, un grande progetto di telescopio sotterraneo - Einstein Telescope - in grado di captare le onde gravitazionali". E ancora: si sta lavorando per implementare i dottorati innovativi, previsti dal Pnrr, attraverso una piattaforma creata dal Mur per rafforzare il machting tra il mondo dell'impresa e della ricerca.
Giornata densa di incontri istituzionali per il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, che ha preso parte al Festival dell’Economia di Trento intervenendo oggi pomeriggio al Palazzo della Provincia.
Dopo l’incontro di stamane con l’Università di Trento e le istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica del territorio, è stata quindi accolta nel pomeriggio dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti e dal presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher. Fugatti ha ringraziato il ministro per la sua partecipazione al Festival che quest’anno, come confermato anche dal direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini e dall’amministratrice delegata del Gruppo 24 Ore Mirja Cartia d'Asero, registra un particolare successo con un grande riscontro fra i giovani. Sempre nel pomeriggio, il ministro ha ricevuto il saluto dell’assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, dialogando anche con i vertici della scuola trentina.
IL COLLOQUIO PROVINCIA-MINISTRO URSO
Intervenuto a Trento per parlare di politica industriale al Festival dell’Economia, il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso è stato accolto al Palazzo della Provincia dal presidente Maurizio Fugatti e dall’assessore all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo Roberto Failoni. Al centro del colloquio, alcuni fra i temi di particolare interesse per il Trentino: la questione delle concessioni idroelettriche e le medie e piccole imprese. Per entrambi i temi, le parole chiave sono state investimento tecnologico, modernizzazione degli impianti, sostenibilità ambientale e valorizzazione dei fondi europei. Su tali questioni è stata inoltre sottolineata la positiva collaborazione tra la Provincia e il ministero.