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Donati beni per un valore di 368mila euro ad Asst Valcamonica

Il "Fondo ospedali e sanità di Valle Camonica" taglia il traguardo dei 5 anni

ESINE (Brescia) - A 5 anni dalla nascita il "Fondo ospedali e sanità di Valle Camonica", istituito in Fondazione della Comunità Bresciana guarda al futuro e chiama a raccolta nuovi donatori. Nel primo quinquennio sono state acquistate strumentazioni, dispositivi medici, vetture, arredi e presidi utili all’Asst di Valcamonica per un valore di 368.464 euro. L’auspicio è aggregare nuove forze per rendere il Fondo ancora più efficace e rispondente alle esigenze del territorio camuno. Prossimo traguardo la nuova sala parto.

Nel pomeriggio all’ospedale di Esine si è celebrato il quinto compleanno del Fondo Ospedali e Sanità di Valle Camonica. Istituito il 19 novembre 2020 presso la Fondazione della Comunità Bresciana, il Fondo nasce con l’obiettivo di sostenere iniziative a favore della salute pubblica in Valle Camonica, incentivando al contempo la cultura della solidarietà e del dono tra cittadini, enti pubblici e soggetti privati del territorio. Il Fondo è stato voluto dalla famiglia Farisoglio in memoria di Sandro, scomparso prematuramente il 16 gennaio 2020 all’età di soli 39 anni.

Per onorarne il ricordo, i familiari e tutti coloro che lo hanno conosciuto hanno deciso di creare uno strumento concreto per canalizzare la propria generosità, con la volontà di ottenere risultati tangibili per la comunità. A cinque anni dalla fondazione, il Fondo rilancia verso un nuovo impegno ancor più corale e pregnante. Fin dalla sua nascita, infatti, il Fondo si propone di coinvolgere attivamente non solo i singoli cittadini, ma anche le imprese e le realtà associative della Valle Camonica, rendendolo un progetto collettivo, sentito e condiviso.

“L’auspicio per il prossimo futuro – spiega Pierangelo Guizzi, consigliere di Fondazione della Comunità Bresciana è aggregare nuove forze intorno a questo Fondo, così da renderlo ancora più efficace e rispondente alle necessità sociosanitarie di una valle vasta e popolosa. Un’area geografica in cui le persone alla chiamata solidale che Fcb sostiene con convinzione sin dagli esordi”. Importante, continua Guizzi, “è stato anche l’aiuto di altre fondazioni del territorio intervenute a favore della causa camuna grazie alla mediazione di Fcb, come la Fondazione Erminio Bonatti di Concesio, Le Rondini di Lumezzane e la Fondazione Guido Berlucchi di Brescia che, tramite contribuzioni in denaro o con l’acquisto diretto di quanto necessario, hanno collaborato fattivamente”.

I costitutori del Fondo sono: Angelo Farisoglio, Maria Emma De Michelis, Fondazione Tassara, Associazione Chiara Andreoli, Forge Monchieri S.p.A., Trafilix S.p.A., Sol.co Camunia S.c.s.c., Antonioli Impianti Elettrici S.r.l., Fasanini S.r.l., Kamet S.r.l., Mec World S.r.l. e Spadacini Giuseppe. Alla sua costituzione era composto da una sezione patrimoniale pari a 119.360 euro e da una sezione corrente di 201.500 euro per un totale complessivo superiore ai 320.000 euro.
Sin dai primi mesi, il Fondo ha saputo raccogliere il sostegno caloroso della comunità camuna, che ha risposto con generosità e partecipazione.
In 5 anni sono state acquistate strumentazioni, dispositivi medici, vetture, arredi e presidi utili all’Asst di Valcamonica (da ultimo, quest’anno, un elettrobisturi per il reparto di Ginecologia dell’Ospedale di Esine) per un valore di 368.464 euro che, grazie alle trattative con i fornitori condotte da Fondazione della Comunità Brescianam si è tradotto in erogazioni totali pari a 264.005 euro.

Il direttore generale di Asst Valcamonica, Corrado Scolari, ha dichiarato: “Il supporto del Fondo Ospedali e Sanità per i nostri servizi sanitari è stato nel corso degli ultimi anni di fondamentale importanza, in primo luogo per il potenziamento delle importanti attrezzature donate, ma soprattutto per lo stimolo che i nostri professionisti ricevono dal sentirsi aiutati ed apprezzati. Il livello tecnologico e la qualità dell’offerta sanitaria di ASST Valcamonica sta sempre più raggiungendo livelli eccellenti, testimoniati dalla crescita delle prestazioni erogate a pazienti provenienti da tutta la Lombardia. Questo risultato è il frutto del lavoro corale messo in campo da ASST insieme alla Regione Lombardia con il contributo fondamentale degli Enti locali, delle Fondazioni e associazioni del territorio. Un ringraziamento sentito va ai Consiglieri del Fondo e a Fondazione della Comunità Bresciana per il proficuo lavoro”.

Come ha annunciato Gabriele Ceresetti, direttore amministrativo di Asst Valcamonica, il prossimo e imminente traguardo da raggiungere è la riqualificazione della sala parto con nuovo triage e una ridistribuzione degli spazi, per un investimento stimato di 450mila euro, cifra che sarà oggetto, parzialmente, di una nuova raccolta del Fondo. Il progetto di fattibilità è già disponibile. L’ospedale di Esine, ha proseguito Ceresetti, accoglie circa 700/800 parti all’anno.

L’impegno del Fondo prosegue oggi anche nel ricordo di Angelo Farisoglio, padre di Sandro, stimato commercialista di Breno e figura di riferimento per il volontariato in Valle Camonica, scomparso il 14 marzo 2021. Fu lui a desiderarne fortemente la nascita, come tributo al figlio e come punto di riferimento per la generosità della comunità camuna. “L’entusiasmo del ragionier Farisoglio è stato contagioso e ci siamo sentiti ispirati e motivati a raccogliere il suo slancio, trasformando un progetto ambizioso in qualcosa di concreto. Da allora, lavoriamo ogni giorno per mantenerlo vivo e farlo crescere. Il fondo nasce proprio con questo spirito: essere un ponte tra la generosità delle persone e la realizzazione tangibile di ciò che desiderano sostenere” dichiara Valentina Foppoli, referente del Fondo.

Il Fondo Ospedali e Sanità di Valle Camonica, come gli altri 87 aperti ad oggi in Fondazione della Comunità Bresciana, dà concretezza alla vocazione filantropica delle aziende e dei privati che scelgono di optare per una gestione organizzata e strutturata della propria attività benefica. Un fondo, infatti, è uno strumento formale che permette a un donatore maturo di gestire la propria volontà solidale con le caratteristiche e le finalità espresse al momento dell’apertura.

Fondazione della Comunità Bresciana affianca il fondista dall’apertura alla gestione, concordando le linee di indirizzo sull’utilizzo del fondo stesso, monitorando e rendicontando i risultati delle attività promosse nell’ottica della trasparenza. I donatori fondisti partecipano periodicamente a incontri dedicati, durante i quali viene loro comunicata anche l’eventuale redditività dei patrimoni.

Ecco perché aprire un fondo in Fondazione della Comunità Bresciana significa compiere un passo importante, mettendo una pietra miliare che divide il prima, quando si faceva beneficenza in modo non strutturato, e il dopo, dando forma a un modo di “fare del bene” più maturo.
Ultimo aggiornamento: 25/06/2025 00:06:04
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