Dell’acqua prelevata entro le 24 ore, poiché la stessa non subisce il processo di confezionamento in condizioni igieniche assolute e controllate come avviene, invece nell’imbottigliamento presso lo stabilimento produttivo.
Per la stessa ragione, è opportuno raccogliere l’acqua con bottiglie in vetro (o borracce) correttamente pulite e igienizzate, mentre risponde a norme strettamente igieniche il severo divieto di bere direttamente dagli erogatori o attaccare dispositivi che attivino una diversa modalità di prelievo dell’acqua (tubi di gomma, prolunghe) o semplicemente toccarli o imbrattarli.
“Si tratta di una grande opportunità per la nostra Città e per i nostri concittadini – sostiene Riccardo Ziliani, presidente dell’Associazione Amici della Natura – È un beneficio che riceviamo poiché i pozzi di raccolta delle acque imbottigliate sono nel nostro territorio, ma dobbiamo averne cura con grande senso di responsabilità, perché l’acqua è un bene estremamente prezioso che va tutelato e non dato per scontato. La nostra Associazione si è fatta carico della realizzazione della fontana e con piacere ci occuperemo anche della sua manutenzione, ma sopra ogni cosa deve prevalere il buon utilizzo da parte dei nostri concittadini, nel rispetto delle norme igieniche e delle regole stabilite”.
“Siamo di fronte a un’azione congiunta tra enti pubblici e privati e associazioni che dimostra, ancora una volta, che i bei risultati si ottengono solo lavorando insieme – commenta il sindaco di Darfo Boario, Ezio Mondini – E in questa parola “insieme” non possono certo mancare i nostri concittadini che saranno beneficiari di questo vantaggi a loro riservato”.
“Siamo molto felici di questa iniziativa che va incontro al nostro modo di intendere il ruolo di amministratori di un bene pubblico – conclude Marcello Astrini, direttore dello Stabilimento di Darfo Boario Terme di Ferrarelle Società Benefit – Crediamo che il ruolo delle aziende debba essere quello di membri attivi della comunità in cui operano, creando circoli virtuosi di benessere condiviso”.