Il settore delle costruzioni non ha ancora recuperato i livelli occupazionali persi nell’ultimo decennio con la cancellazione di oltre 400 mila posti di lavoro e più di 130 mila imprese con particolare sofferenza per il settore cooperativo. Le costruzioni – continua Uecoop - rappresentano un settore ad alto utilizzo di capitali e a intenso impiego di manodopera e sono quindi fra i primi comparti ad essere colpiti dalle crisi economiche che bloccano progetti e finanziamenti".
"La seconda ondata del coronavirus ha congelato parte delle intenzioni di investimento privato sulla riqualificazione degli edifici con le famiglie che preferiscono tenere i risparmi liquidi sul conto corrente con un amento a 1.681 miliardi dei depositi bancari spiega Uecoop sulla base del rapporto mensile dell’ABI. L’evolversi della situazione sta mettendo a dura prova la resilienza delle cooperative e impone – conclude Uecoop – uno sforzo comune per garantire prodotti e servizi alle famiglie e difendere il lavoro in tutti i settori, dall’agroalimentare alla scuola, dalle costruzioni alla logistica, dal commercio all’informatica, dall’assistenza sociale ai servizi di sicurezza e vigilanza".