TRENTO - È stato sottoscritto il rinnovo della parte economica del Contratto collettivo del settore Lapidei e materiali da escavazione, che interessa circa 30mila lavoratori impiegati in 3mila aziende in Italia. L’accordo è stato raggiunto a Milano tra i sindacati di categoria Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil e le controparti datoriali Confindustria, Marmomacchine e Anepla.
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l coordinatore del settore porfido
Manuel Ferrari, presente ieri a Milano:
«Una presenza qualificata, la nostra, al tavolo nazionale di trattativa. In Trentino si è svolto uno “storico” sciopero di 8 giorni nel 2023 e, inoltre, qui c’è l’unico distretto industriale del porfido a filiera completa, dall’estrazione alla posa».
L’intesa prevede un aumento salariale pari a 240 euro sul parametro 136 (intermedio), per un montante complessivo di 6.520 euro nel triennio, comprensivo di aumenti sui minimi contrattuali e una tantum.
Spiegano ancora i sindacati:
«L’accordo è stato raggiunto in tempi brevi.
Grazie alla volontà di tutte le parti siamo riusciti a non prolungare i tempi di vacanza contrattuale e a recuperare gran parte del potere di acquisto eroso dall’aumento vertiginoso dell’inflazione, oltre alla percentuale Ipca, al netto dei costi energetici, prevista per il futuro triennio di rinnovo».
Le parti torneranno a incontrarsi entro luglio per definire anche la parte normativa, che si concentrerà su temi quali aumento dei permessi per inserimento dei figli a scuola; incremento dei giorni dei permessi per lutto; 1 giorno in più della normativa in occasione della nascita figlio; introduzione del permesso mestruale e disponibilità a un’iniziativa contro la violenza sulle donne e a favore della parità di genere.
L’aumento retributivo di 240 euro sarà suddiviso in tre tranche da 80 euro, con decorrenza a luglio 2025, luglio 2026 e luglio 2027. Inoltre, è previsto il riconoscimento di un’“una tantum” di 1.000 euro in welfare, erogata in quattro tranche da 250 euro ciascuna nei mesi di luglio e novembre 2025 e luglio e novembre 2026. Il montante complessivo per il triennio sarà quindi di 6.520 euro, di cui 5.520 euro legati all’aumento dei minimi contrattuali e 1.000 euro in welfare.
L’accordo include anche miglioramenti sul fronte della previdenza e dell’assistenza integrativa. È stato previsto un incremento dello 0,30% per la previdenza complementare, suddiviso in tre aumenti da 0,10% ciascuno con decorrenza rispettivamente dal 1° gennaio 2026, 1° gennaio 2027 e 1° gennaio 2028. Sul piano sanitario, a partire da gennaio 2026, è previsto un aumento di 3 euro al Fondo Altea.