BRESCIA - Nel 2° trimestre del 2025 il clima di
fiducia delle imprese bresciane attive nel settore terziario si è attestato a 117, in
lieve aumento rispetto a quanto rilevato nei tre mesi precedenti (106) e nella seconda parte dell’anno scorso, posizionandosi su livelli non dissimili da quelli rilevati nell’analogo periodo del 2023 (119) e del 2024 (116).
A evidenziarlo sono i risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia riferita al periodo aprile-giugno 2025.

Il sentiment delle realtà del territorio si conferma quindi in lieve miglioramento, sulla scia dei deboli risultati positivi sperimentati dall’industria locale nel corso del trimestre primaverile, all’interno di un contesto che rimane comunque complesso e denso di incognite per i mesi a venire. La manifattura bresciana, principale cliente delle aziende del settore terziario, è infatti alle prese con un quadro ciclico non certo esaltante, su cui pesano in particolare una domanda stagnante e la perdita di competitività causata dall’introduzione dei dazi USA, a cui si aggiunge la forte svalutazione del dollaro nei confronti dell’euro.
Quanto riscontrato in ambito locale appare nel complesso coerente con l’evoluzione del settore a livello nazionale: l’indice PMI italiano riferito al comparto dei servizi si è infatti mantenuto, per tutto il periodo considerato, bel al di sopra della soglia di neutralità (50), raggiungendo a giugno il settimo mese consecutivo di espansione dell’attività.
“I dati sul secondo trimestre 2025 confermano tendenzialmente l’andamento rilevato nello scorso periodo – commenta
Ivano Tognassi, presidente del settore Servizi alle Imprese e alle Persone di Confindustria Brescia –,
con un lieve incremento nelle percentuali di ricerche di figure professionali. Il 21% delle posizioni aperte fa riferimento al settore Terziario, in tendenza positiva sul precedente trimestre e sul 2024: nel dettaglio ICT al 9,8%, Vendite/Sales/GDO all’8,0% e TLC al 4%.
Nel territorio bresciano, in particolare, i profili professionali più richiesti continuano inoltre a includere figure tecniche, soprattutto in ambito ingegneristico e informatico e manutenzione meccanica.”
“Il clima di fiducia del Settore Digitale bresciano fatica a risalire dai minimi, condizionato da un mercato confuso e allarmato dalle dinamiche dei dazi – aggiunge Sergio Venturetti, presidente del settore Digitale di Confindustria Brescia –. Queste preoccupazioni, e il loro perdurare, incidono anche sulle previsioni di fatturato e portafoglio ordini del trimestre in corso. Tiene bene l’occupazione, in un contesto di decisa evoluzione delle competenze professionali, imposta dall’introduzione dell’intelligenza artificiale.”
Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende rispetto ai tre mesi precedenti:
- il fatturato è aumentato per il 48% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 46% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
- il portafogli ordini evidenzia un incremento (saldo netto pari a +39%);
- l’occupazione registra un aumento: le aziende che hanno segnalato una crescita dei propri collaboratori sono il 19% in più rispetto a quelli che dichiarano una flessione;
- i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per una sostanziale stabilità, per il 91% delle aziende rispondenti essi non hanno subito variazioni (saldo netto pari a +9%).
Le prospettive per i mesi a venire appaiano nel complesso favorevoli:
- il fatturato è atteso in crescita dal 39% degli intervistati, con un saldo positivo del 30% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
- i saldi riferiti al portafoglio ordini (+26%) e all’occupazione (+22%) descrivono uno scenario piuttosto incoraggiante, con un possibile ulteriore rafforzamento dell’attività;
- i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo pari a +9%, a fronte del 91% degli intervistati che è orientato alla stabilità.
Con riferimento alla tendenza generale dell’economia italiana, l’83% delle imprese prevede il sostanziale mantenimento dei livelli di attività finora rilevati; solo il 2% si dichiara ottimista, mentre il 15% del campione esprime un orientamento negativo.
LA DINAMICA PER COMPARTO
L’evoluzione complessiva dell’indice sul clima di fiducia delle imprese del settore terziario è la sintesi delle eterogenee dinamiche sperimentate dal comparto Consulenza e Servizi (che è salito a 121, rispetto a 108 misurato nei primi tre mesi del 2025) e dal Digitale (passato da 107 a 108).