Paratico - Prosegue il braccio di ferro tra Legambiente e Comune di Paratico (Brescia) e la querelle sulle ex piscine torna al Tar. Legambiente Basso Sebino chiede chiarezza: "La demolizione dei fabbricati abusivi resta da fare".
""Il manufatto realizzato non può essere sanato ai sensi dell’articolo 38 del DPR", in sintesi il senso dell’ordinanza del 13 novembre scorso del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso contro la sentenza del Tar di Brescia che aveva annullato, l’ordine di demolizione dei fabbricati della One Italy. Quanto alla variante attivata dal Comune, con sentenza del 25 novembre il Consiglio di Stato ha dichiarato inammissibili i ricorsi per ottemperanza. "Per salvare il lago d’Iseo, la sua bellezza e la sua vivibilità c’è bisogno che i Comuni rivedano il modo di programmare l’utilizzo del territorio. Bisogna mettere un freno ad un'urbanistica caotica che sconvolge il paesaggio ed alle sempre più invasive aree commerciali come la realizzazione di due nuove strutture commerciali e parcheggi nell’area dell’ex piscina in riva al lago", sostiene Legambiente Basso Sebino.
"Il Giudice di Appello ha dichiarato che la variante non elude la sentenza del 2019 e, fatta questa precisazione, ha rinviato di nuovo il fascicolo al Tar di Brescia cui spetterà di valutare se la nuova autorizzazione paesaggistica ed il nuovo permesso di costruire sono legittimi.