CASTEL CONDINO (Trento) -
“La guerra porta a disastri e alla povertà. Oggi bisogna tornare alla pace e difendere la libertà. La gente oggi non ha bisogno di guerra, ha bisogno di lavoro e di libertà”. Sono le parole del toscano
Alberto Guido Dusi (foto credit Diego Larentis), 102 anni, il più
anziano fante iscritto all’Associazione Lupi di Toscana - con padre decorato con la medaglia di Bronzo nella prima guerra mondiale e due fratelli morti durante la seconda durante la quale lui stesso è rimasto invalido -, presente a
Castel Condino, in Valle del Chiese, all’evento
“A 110 anni dalla Grande Guerra – La Battaglia del Monte Melino" legato agli accadimenti del Primo conflitto mondiale avvenuti in quest’angolo di Trentino occidentale, quasi al confine con la Provincia di Brescia, all’indomani dell’entrata in guerra dell’Italia nel 1915.
A promuoverlo sono stati il Comune di Castel Condino e la locale sezione dell’Associazione Fanti (che quest’anno festeggia il 70.o anniversario della sua fondazione) con il patrocinio del Senato della Repubblica Italiana e il supporto del BIM Valle del Chiese. Presenti tra gli altri il presidente della Provincia autonoma
Maurizio Fugatti, gli onorevoli
Paola Maria Chiesa (componente della Commissione Difesa) e
Alessandro Urzì (Commissione Affari Costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni), il senatore
Ivo Tarolli, il presidente dell’Associazione nazionale Fanti
Gianni Stucchi. E poi una folta delegazione di sindaci della zona. Ad accoglierli il sindaco
Stefano Bagozzi con presidente dell’associazione
Renato Bagozzi e il vice
Roberto Bagozzi.
E proprio i temi della Pace e della guerra sono stati da loro declinati più volte nel ricordare i focolai di guerra che in questo momento storico si sono sviluppati anche all’interno dell’Europa.
Un tema ripreso nei messaggi di saluto del
ministro Tommaso Foti (… in un’epoca in cui nuove tensioni attraversano il continente europeo il ricordo degli eventi di 110 anni fa assumono un valore ancora più alto. Rappresentano un monito e insieme un impegno: quello di custodire la pace, difendere la libertà rafforzare i legami che tengono unita la nostras società) e della sottosegretaria alla Difesa senatrice
Isabella Rauti (… valori che anche oggi sono rappresentati dagli uomini e dalle donne delle Forze Armate che servono l’Italia sul territorio nazionale ed all’estero. Un servizio prezioso, specie in questi tempi in cui sembra ritornare prepotentemente la legge del più forte: una logica alla quale dobbiamo sottrarci per riaffermare l’importanza del dialogo, della pace e della libertà.