Bolzano - L'incendio divampato in mattinata all'Alpitronic di Bolzano, leader mondiale delle colonne di ricarica per auto elettriche, è sotto controllo. Il rogo è partito dal tetto del capannone, dove si stavano effettuando lavori di manutenzione straordinaria e, grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco, è stato domato.
La
nube di fumo si è alzata a
causa dell’incendio e i vigili del fuoco raccomandano di tenere chiuse porte e finestre e di spegnere gli impianti di condizionamento e ventilazione La popolazione sarà informata attraverso i messaggi di protezione civile dell'Agenzia per la Protezione civile. La situazione è in miglioramento
(nella foto credit Asp Provincia di Bolzano).
Secondo le prime misurazioni dell’Agenzia provinciale per l’ambiente e la tutela del clima, non ci sarebbe stata una contaminazione, ma i campioni raccolti andranno ora in laboratorio. Gli esperti dell'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima sono intervenuti sul posto per misurare le conseguenze dell'incendio sulla qualità dell'aria. Le rilevazioni sono state effettuate con metodi di misurazione rapida nelle immediate vicinanze della fonte dell'incendio, nelle zone residenziali limitrofe (compresa la scuola elementare) e alla stazione della funivia del Renon. I primi risultati mostrano che non c'è stata una contaminazione a causa dei movimenti dell'aria e della conseguente miscelazione. Direttamente sul posto non sono state rilevate, per esempio, concentrazioni insolite di HCL (acido cloridrico), HCN (acido cianidrico), ossidi di azoto (NOx) e cloro.
Naturalmente, però, si sono registrati grossi odori molesti e lo sviluppo di una grande colonna di fumo. Ciò ha comportato la formazione di fuliggine e di ulteriori polveri. Questa fuliggine può essere lavata e smaltita come di consueto.
Gli esperti dell'Agenzia provinciale per l'ambiente e la tutela del clima sottoporranno ora i campioni raccolti a ulteriori analisi in laboratorio.
Nel dettaglio i campioni di aria raccolti saranno analizzati per determinare la quantità di composti organici volatili presenti. Inoltre, sarà analizzato se l’incendio ha comportato la formazione di diossine. Non per ultimo saranno valutati in modo approfondito anche i dati rilevati dalle stazioni per il rilevamento della qualità dell’aria presenti nella conca di Bolzano. I risultati saranno resi noti nei prossimi giorni.
La Protezione civile trentina monitora la situazione, pronta ad aiutare i colleghi altoatesini se sarà richiesto supporto. Inoltre tiene controllata l'eventuale presenza di fumi che dovessero giungere nel territorio della provincia di Trento trasportati dai venti. Al momento questa eventualità appare esclusa. Non si registrano infatti anomalie nella qualità dell’aria da parte delle centraline di Appa più vicine al confine provinciale a nord.
Per l'evento odierno non è stato necessario lanciare l'allarme della Protezione civile a sirene spiegate, in quanto non c'era un pericolo imminente, sottolinea Klaus Unterweger, direttore dell'Agenzia per la Protezione civile dell'Alto Adige: "Abbiamo diramato le istruzioni attraverso il Sistema per l’informazione della popolazione, invitando la popolazione a chiudere le finestre e le porte nell'area circostante l'incendio e a non rimanere all'aperto. In questo caso, la popolazione è invitata a informarsi via radio e internet, oltre che attraverso i sottotitoli in televisione".
Il sistema di allarme pubblico statale IT-Alert, che funzione come una sirena da tenere in tasca, viene utilizzato solo in situazioni di grave pericolo imminente come nel caso di collasso di una grande diga, incidenti industriali rilevanti ed altri grandi emergenze nazionali come eruzioni vulcaniche, maremoti e incidenti a centrali nucleari. Secondo il coordinatore della Centrale unica di emergenza, Paolo Berenzi, dalle 9.17 del mattino fino a mezzogiorno circa di oggi sono state ricevute circa 214 chiamate al 112. In caso di incidenti come la colonna di fumo visibile da lontano di oggi, si consiglia di consultare la homepage della Protezione civile provinciale: https://www.provincia.bz.it/sicurezza-protezione-civile/protezione-civile/default.asp e di non chiamare la Centrale provinciale di emergenza per non intasare le linee telefoniche per le emergenze. La popolazione non è stata in pericolo in nessun momento della giornata.