In questo volume, dal grande valore storico, viene inserito il castello nell’ambiente che lo circonda, con una descrizione anche del territorio circostante, - ha affermato Cavini, aggiungendo - Il libro racconta la storia di una tradizione antica, di un castello meraviglioso e di un territorio legato alle proprie origini”.
Alessandro Battisti, ricercatore universitario, ha espresso vivo compiacimento per la facilità di accesso al castello che gli ha permesso di svolgere con maggiore entusiasmo le ricerche relative alla prima parte del volume: breve descrizione e storia del castello intrecciata con la storia della famiglia Spaur, che da più di 600 anni regna al castello.
Battisti ha sottolineato un aspetto significativo rappresentato dal fatto che importanti documenti venivano firmati nella stanza riscaldata proprio da una delle stufe a olle di Sfruz.
Andrea Biasi, membro dell’associazione “Antiche Fornaci” e sindaco di Sfruz, oltre alla dettagliata descrizione della Cappella di San Valerio, gioiello incontrastato del castello, è autore della seconda parte del libro dedicata alle stufe di Castel Valer e al paese di Sfruz, centro delle fornaci. Biasi ha ricordato come siano ormai pochissimi i luoghi come Castel Valer, dove poter ammirare le stufe autentiche di Sfruz, così il castello, con le stufe realizzate nell’arco di diversi secoli, rappresenta il luogo ideale per studiarne il funzionamento ed ammirarne la bellezza.
La parte descrittiva del territorio è stata effettuata da Marco Benvenuti, ex presidente del Consiglio del Comune di Ville d’Anaunia ed ex sindaco e amministratore del Comune di Tassullo, che ha messo a disposizione ricerche effettuate per la stesura del preambolo storico dello Statuto del nuovo comune. Il volume è impreziosito da numerose splendide immagini del fotografo Gianni Zotta.
Il sindaco di Ville d’Anaunia, Francesco Facinelli, ha espresso il proprio compiacimento per la precisione e l’accuratezza con le quali è stato realizzato il volume, che mira a far conoscere una fetta di storia e di cultura del territorio. Ha ricordato inoltre come il castello sia divenuto un punto fermo dell’offerta culturale della valle e di tutto il Trentino. Nel 2018 ha fatto registrare circa 13 mila visite e a breve riprenderanno le visite guidate, grazie alla disponibilità della proprietà e all’impegno dell’APT della Valle di Non.
L’evento è aperto a tutti previa prenotazione che deve essere effettuata alle seguenti mail: cavini.benito@virgilo.it oppure andrea.biasi@hotmail.com.