Accanto a Marco Saligari (ex professionista vincitore di 3 tappe del Giro d’Italia nonché di altre classiche del ciclismo, commentatore televisivo Rai e Sky) si sono messi alla prova Daniele Cantoni (passato quest’anno alla Delio Gallina dopo aver fatto parte della Fondazione Contador Polartec-Kometa) e poi tanti giovani, soprattutto dello short track bormino, che si sono già distinti nella loro disciplina… Non possiamo, infine, non citare le “mascotte” di questa giornata ovvero Luca Angeli (2011), Nicolò Gianatti (2011), Elisa Bianchini (2012) e Riccardo Scarcella (2013), che tutti e quattro assieme toccano appena i 29 anni!! Affiancati dai genitori hanno portato a termine la loro fatica, con l’orgoglio di aver affrontato e concluso lo stesso compito degli adulti.
Due, infine, i premi speciali assegnati: Manuela Rezzoli ha ricevuto il premio “Quiro e Crapa” intitolato alla memoria di Quirino Pedrana e Carlo Bedognè “per l’impegno e la dedizione costante ed immutata negli anni per il ciclismo; a Stefano “Pagno” Pagnini, invece, il premio alla memoria di Angelo Zangrando “per la passione e l’amore per il ciclismo” che ha dimostrato nelle ultime sue imprese da randagio.
La famiglia Zangrando, da sempre unita e presente nel ricordo di papà Angelo, si è schierata al cancelletto di partenza con figli, nipoti e parenti vari; tutti pronti a dare il meglio sui pedali, tanto che la partenza particolarmente energica è costata a Stefano “Spidi” Zangrando la rottura di una pedivella! La prova era valida anche come Trofeo Hotel Funivia per coppie miste, assegnato rispettivamente a Oriana Maria Marelli-Fabrizio Duca, Federico Rinaldi-Veronica Confortola, Cecilia Confortola-Nicolò Perego.
Al termine della competizione il momento atteso del pranzo, sempre ricco e curato, quindi le premiazioni finali, con il saluto del presidente Mario Zangrando: è sempre un piacere vedere ancora tanta partecipazione dopo 34 anni, speriamo che la giornata sia stata di gradimento per tutti. Gli fa eco Marco Saligari: sono ormai 3 anni che partecipo a questa cronometro, trovo molto bello lo spirito goliardico che si respira, una festa in cui c’è spazio per tutti dai bambini agli agonisti. Se fosse per me, adotterei sempre il criterio della coppia mista in modo da renderla ancora più “imprevedibile” ed aperta”. E chissà, magari nelle sue telecronache potrebbe ricordarsi anche delle sue pedalate alla Zangrando.