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Valtellina, la nona edizione di Mogast sempre più internazionale

Negri: "Simbolo di cicloturismo sostenibile e di valorizzazione territoriale".

SERNIO (Sondrio) - Sempre più Mogast: la nona edizione: sempre più internazionale, sempre più Valtellina.
Un evento nato da una passione condivisa tra valtellinesi trapiantati a Berlino e Berlinesi amanti delle salite iconiche del ciclismo. Così, nel 2016, ha preso il via Mogast - acronimo di Mortirolo, Gavia e Stelvio, i tre leggendari passi alpini da scalare in un solo giorno – da una sfida nata per gioco, un gruppo di amici e tanta voglia di mettersi alla prova. Anno dopo anno, l’evento ha coinvolto un numero crescente di appassionati, mantenendo però intatto il suo spirito autentico.

Anche nel 2025, Mogast si conferma come un evento, volutamente familiare, che unisce sport, convivialità e valorizzazione del territorio. A testimoniarlo, i 120 iscritti dell’ultima edizione – con posti a numero chiuso esauriti in poche ore, a fronte di una domanda ancora più ampia, – che si sono ritrovati nella suggestiva cornice di Casa Natura a Sernio per condividere momenti di scambio e relazione, aperitivi e cene in un ambiente informale, dove la condivisione è stata protagonista.

Molti partecipanti arrivano nei giorni precedenti all’evento, approfittando dell’occasione per esplorare gli altri celebri passi alpini della Valtellina. Oltre al classico trittico Mortirolo – Gavia – Stelvio, viene proposto da qualche anno anche un affascinante percorso gravel passando per Grosio al Passo Verva e la Decauville per concludersi al Passo dello Stelvio.

Protagonista indiscusso della sfida è stato il Mortirolo da Sernio, apprezzato per la sua bellezza paesaggistica, la cura del tracciato – grazie all’impegno del Comune di Sernio – e la quasi totale assenza di traffico motorizzato. La partenza è stata accompagnata dalla benedizione di don Mauro Confortola, parroco dei sei campanili.

Tra i tratti distintivi di Mogast, spicca l’attenzione alla sostenibilità.
Numerosi partecipanti – in particolare i ciclisti tedeschi – hanno raggiunto la Valtellina in treno fino al sud della Germania, per poi proseguire in bici attraverso le Alpi. Molti si fermano per l’intera settimana, scegliendo di vivere un’esperienza immersiva all’insegna del turismo lento, tra natura, cultura ed enogastronomia.

Con la strada del Passo dello Stelvio chiusa, l’edizione di quest’anno si è conclusa a Cancano, coi il suggestivo giro delle dighe, un’alternativa che non ha intaccato il fascino della sfida e la soddisfazione dei partecipanti.

Tra le novità più apprezzate, la realizzazione di un giornale fotografico di 24 pagine donato a tutti i partecipanti, che racconta la storia del Mogast, le emozioni dei protagonisti, le bellezze della Valtellina e include anche la ricetta originale dei pizzoccheri.

La collaborazione con l’Accademia del Pizzocchero di Teglio – ormai presenza immancabile e cuore pulsante della cena di sabato a Casa Natura – contribuisce a rendere l’esperienza dei partecipanti ancora più coinvolgente e indimenticabile.

Sempre più internazionale, Mogast 2025 ha coinvolto ciclisti da otto Paesi: 81 dalla Germania, 18 dall’Italia, 7 dalla Svizzera, 6 dagli USA, 3 dalla Francia, 3 dall’Olanda, 3 dall’Austria e 1 dalla Danimarca.

La soddisfazione più grande – afferma Pierluigi Negri, direttore del Consorzio Turistico Media Valtellina – è vedere come un evento amatoriale cresca in qualità e visibilità, mantenendo l’identità autentica che lo contraddistingue. Mogast è oggi un simbolo di cicloturismo sostenibile e di valorizzazione territoriale.”

Un ringraziamento speciale va all’Accademia del Pizzocchero, al Comune di Sernio per la cura del percorso, a Legambiente Lombardia per l’ospitalità dell’area e a Bruno e Mauro dello staff Mogast per l’organizzazione impeccabile.
Ultimo aggiornamento: 04/07/2025 21:29:07
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