La quota maggiore è da attribuire ai “macchinari ed apparecchi” (19,2%), seguono i “prodotti alimentari, bevande e tabacco” (16,2%), i “mezzi di trasporto” (14,9%), le “sostanze e i prodotti chimici” (9,4%) e il “legno, prodotti in legno, carta e stampa” (8,8%). Complessivamente questi cinque settori rappresentano più del 68% delle esportazioni provinciali.
Per quanto riguarda l’import, al primo posto si collocano i “mezzi di trasporto” con il 22,3%, seguiti da “legno, prodotti in legno, carta e stampa” con il 12,8%, “prodotti alimentari e bevande” con il 12,5% e “sostanze e prodotti chimici” con il 11,9%.
Per quanto riguarda le aree di interscambio, l’Unione europea (28 Paesi) ha assorbito, nel primo trimestre, quasi il 68% delle esportazioni; dalla medesima zona è derivato l’81% delle importazioni.
Al primo posto della graduatoria dei principali Paesi per valore di export rimane sempre la Germania: 162 milioni di euro, pari al 17,7% delle vendite effettuate sui mercati internazionali. A grande distanza seguono gli Stati Uniti con circa 99 milioni di euro (pari al 10,8% delle esportazioni complessive), Regno Unito con 91 milioni di euro (pari al 9,9%) e Francia con 87 milioni di euro (pari al 9,5%). Tra i mercati principali, su base tendenziale, hanno segnato buone performance le esportazioni verso Regno Unito (+24 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2016), Germania (+23 milioni) e Stati Uniti (+18 milioni). Va segnalato l’andamento delle esportazioni verso la Cina: 22,6 milioni di euro, per un aumento su base tendenziale del 71,4%.