Passo Tonale - L'emergenza cervi sembra non aver fine. Un professionista camuno, Santo Spavetti, ha inviato una riflessione e chiesto alle istituzioni preposte di avviare un piano di selezione.
Ecco il testo:
"In Alta Valle Camonica e nella vicina Valtellina è molto animato il dibattito sulla morte dei cervi, tra quanti vorrebbero sfamarli con del foraggio e i biologi del parco dell’Adamello e dello Stelvio che sostengono invece di lasciar fare alla natura. Da quando le competenze in materia di caccia sono passate alla Regione, l’incombenza spetta ai Comuni, i quali oltre ai costi del personale e dei mezzi di trasporto, debbono anche sobbarcarsi l’onere dello smaltimento. Sono allibito di fronte a queste cose e mi chiedo, se di animali selvatici ce ne sono troppi, mi sembra evidente che anziché farli morire di fame si può fare una caccia di selezione con rimozione dei capi in più, che venduti fruttano anche un introito, facendoli decimare dalla fame costano addirittura alla collettività per il recupero, oltre alle sofferenze agli animali. Inoltre il responsabile in merito sentito il parere dei biologi, doveva esaminare anche le conseguenze sentendo la Polizia Stradale, ex ASL (ASST) per le carcasse di animali, i cittadini che finanziano si rendono conto che i poveri animali spinti dalla fame si sono riversati per le strade più in basso nelle zone antropizzate, con il rischio di sinistri. Pertanto a mio parere vanno individuati i responsabili chi questo indecente comportamento e va aperta un'inchiesta dalla Procura sull'operato dei responsabili della morte di fame degli animali del Parco dello Stelvio, che se in sovrannumero si poteva pensare di cederli ad altri Parchi o zone in cui non ce ne sono.