Dimaro Folgarida - Dopo un anno e mezzo di prese in giro da parte della politica con cambi di colore, improvvise retromarce, chiusure e continue limitazioni, le attività appaiono generalmente divise sul Green Pass che in Italia si va a delinearsi anche in Italia: da una parte serve la garanzia che sia uno strumento per non chiudere anche in caso di peggioramento delle condizioni epidemiologiche, dall'altra ci sono i timori per costi extra e difficoltà di gestione.
"NO A DISCRIMINAZIONI"
L’Associazione pubblici esercizi del Trentino è favorevole alla campagna vaccinale e a tutte le misure che consentono di arginare la diffusione del coronavirus a beneficio di un ritorno alla normalità quanto più rapido possibile. «Occorre tuttavia - spiega la presidente Fabia Roman - fare molta attenzione affinché le iniziative messe in campo non diventino discriminatorie per alcune attività: ricordo che il nostro settore è quello che ha pagato forse più di tutti le conseguenze economiche della pandemia».
Anche l’Associazione pubblici esercizi del Trentino guidata da Fabia Roman entra nel merito del dibattito sulla proposta di rendere accessibili alcune attività solo a coloro che sono in possesso del green pass, cioè un certificato di avvenuta vaccinazione o un tampone negativo recente.