Dopo averne carpito la fiducia, ha iniziato uno scambio di foto intime e approfittando dei lunghi periodi trascorsi a casa durante il lockdown, ma soprattutto dell’assenza della convivente, impegnata al lavoro, si è rivelato alla ragazza e facendo leva sulla sua fragilità emotiva, ne ha abusato.
A seguito di perquisizione, gli investigatori hanno sequestrato i dispositivi informatici in uso al pedofilo e dai successivi accertamenti tecnici, effettuati dagli Agenti della Polizia Postale è stato possibile recuperare le immagini - a sfondo sessuale - scambiate con la minore, oltre ad altre foto dal contenuto pedo-pornografico, che hanno confermato integralmente i contenuti delle dichiarazioni e testimonianze acquisite dai Carabinieri nel corso delle indagini.
Non pago di tutto ciò, il soggetto avrebbe cercato di coinvolgere nella triste vicenda di violenza e sopraffazione psicologica anche un’altra minore, amica della ragazza, in cambio della promessa di denaro, per fortuna non riuscendovi soltanto grazie al salvifico ritrarsi della vittima.
Questa triste vicenda, peraltro consumatasi tra le mura domestiche, ancora una volta richiama chiaramente l’esigenza di riflettere sull’inconsapevolezza dei minori, circa i gravi rischi legati a un superficiale uso dei social network. Il 36enne è stato ristretto nella casa circondariale di Trento.
SPACCIO A TRENTO
Nel quadro dei servizi quotidiani svolti dai Carabinieri della Compagnia di Trento su piazza Dante, ieri pomeriggio è stato documentato un ulteriore episodio di spaccio, nella zona di fronte alla stazione ferroviaria.
Anche in questa circostanza, i militari hanno osservato la contrattazione tra un pusher e il suo acquirente e ne hanno monitorato i comportamenti. Lo spacciatore di origine nigeriana, dopo essere stato avvicinato da un 46enne della Valsugana, concordata la compravendita dello stupefacente, si è allontanato di qualche metro e ha raggiunto un connazionale, dal quale ha ricevuto un involucro, immediatamente veicolato al cliente, previo consegna del denaro.
I Carabinieri appena ultimato lo scambio sono intervenuti, recuperando le tre dosi di eroina, da circa 0,6 grammi, passate di mano e hanno bloccato i due giovani spacciatori, rispettivamente di 20 e 24 anni, che sono stati condotti in caserma per i conseguenti accertamenti procedurali.
Nel corso della perquisizione addosso ai due indiziati, è stata rinvenuta una “stecca di hashish” e la somma contante di 170 euro, verosimilmente provento della attività di spaccio, esercitata precedentemente nella zona. I due nigeriani sono stati quindi denunciati in stato di libertà per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti, mentre l’acquirente verrà segnalato al Commissariato del Governo quale assuntore.