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Riva del Garda, la Finanza sequestra mascherine cinesi contraffatte

Riva del Garda - Maxisequestro di mascherine cinesi contraffatte a Riva del Garda (Trento). La Guardia di Finanza di Riva del Garda (Trento) ha sequestrato più di 3.500 mascherine importate dalla Cina con false certificazioni.


guardia finanzaI finanzieri della Tenenza di Riva del Garda, nell’ambito del piano predisposto per contrastare i comportamenti fraudolenti volti a sfruttare illecitamente l’emergenza epidemiologica da “Covid-19” per trarne profitto, hanno sequestrato oltre 3.500 mascherine importate dalla Repubblica Popolare Cinese con “certificazioni di conformità” contraffatte.


In particolare, l’attività di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di “tutela della salute”, “sicurezza prodotti” e “contraffazione”, svolta nell’ambito delle ordinarie attività di “controllo economico del territorio” e intensificata in occasione dell’emergenza sanitaria in corso, ha impedito di realizzare un illecito profitto di decine di migliaia di euro da parte di due commercianti.


Nello specifico, le Fiamme Gialle della Tenenza di Riva del Garda, nel corso di tre controlli ispettivi, hanno sequestrato 3588 mascherine, di cui n.

2213 dispositivi di protezione individuale “Ffp2” (DPI) e 1375 dispositivi medici (DM), oltre ad una decina di falsi “certificati di conformità” alla normativa nazionale ed Europea.


I prodotti sequestrati, tutti fabbricati in Cina, risultavano importati e commercializzati con falsa certificazioni “CE” e senza che i titolari delle imprese avessero ottenuto le autorizzazioni previste, quale deroga alla normale disciplina autorizzatoria, nel c.d. decreto “Cura Italia”, che ha previsto procedure più snelle per l’ottenimento delle autorizzazioni alla commercializzazione di dispositivi di protezione individuale e di dispositivi medici; al contrario, i militari, nel corso delle indagini, hanno rinvenuto l’espresso diniego alla commercializzazione da parte dell’Inail competente al rilascio della prevista autorizzazione.


Al termine delle operazioni, i Finanziari hanno denunciato “a piede libero” alla Procura della Repubblica di Rovereto due soggetti di nazionalità italiana per il reato di “frode in commercio”.


L’attività condotta dalle Fiamme Gialle trentine costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio esercitato dalla Finanza, in particolare, alla “tutela del consumatore” ed alla “tutela della leale concorrenza” nel libero mercato, al fine di scongiurare la commercializzazione di prodotti non sicuri che, oltre a generare illeciti benefici patrimoniali in danno dei commercianti onesti che subiscono lo svantaggio concorrenziale fraudolento, possono essere potenzialmente nocivi per i consumatori in quanto non rispondenti ai previsti standard di sicurezza.

Ultimo aggiornamento: 07/05/2020 14:44:13
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