Per tali servizi, inoltre, è stata riavviata una importante collaborazione con la Polizia Locale, che mette a disposizione della Questura il proprio prezioso patrimonio informativo e di risorse umane per una maggior efficacia di tali servizi.
In base alle risultanze del Tavolo Tecnico Permanente, viene stilata una ordinanza che mensilmente disciplina, in maniera analitica, le modalità di esecuzione di tali controlli, attraverso l’individuazione, in particolare, degli obiettivi che, per ogni singolo servizio, vanno perseguiti, con l’indicazione delle relative modalità esecutive e dei target da raggiungere.
i risultati dei singoli servizi vengono quindi ridiscussi in sede di successivo Tavolo Tecnico Permanente, unitamente ai nuovi esposti eventualmente pervenuti in Questura e ai nuovi dati nel frattempo elaborati, al fine di testare l’efficacia di tali controlli, suggerire modifiche, aggiungere nuovi target e progettare nuove modalità esecutive.
L’organizzazione e l’esecuzione di questi servizi prevede dunque l’impiego di equipaggi multidisciplinari, mediante l’utilizzo delle diverse professionalità della Questura, allo scopo di rendere perfettamente autonomo ogni singolo servizio: impiego di reparti specializzati nel controllo del territorio e nel contrasto alla criminalità diffusa, di equipaggi specializzati nei controlli agli esercizi pubblici, di personale dell’Ufficio Immigrazione per trattare la posizione di stranieri eventualmente colti in situazioni di irregolarità, personale della Polizia Scientifica per le necessarie attività di documentazione, personale della Polizia Locale per la verifica del rispetto del Regolamento di Polizia Urbana e, in base alla disponibilità, unità cinofile della Polizia di Stato.
Più nel concreto, tali servizi si svolgono secondo modalità versatili e con target multipli: premesso che la zona presso cui effettuare i servizi viene individuata con le modalità prima elencate, se il cuore di queste attività è il controllo delle persone sospette, al fine di avere una mappatura completa di quanti frequentano zone considerate a rischio e a chi si accompagnano, ad esso si aggiungono le seguenti attività:
- controllo dei parchi pubblici, frequentemente oggetto di esposti dei cittadini, e di altri quartieri ritenuti maggiormente a rischio;
- controllo degli esercizi commerciali, mediante la verifica dell’identità degli avventori e la regolarità amministrativa del locale;
- il controllo delle persone agli arresti domiciliari o sottoposte ad altre misure restrittive della libertà personale;
- l’effettuazione di posti di controllo su arterie stradali ritenute strategiche per le finalità di prevenzione generale.
Per quanto riguarda la prima giornata di controlli, questi hanno interessato principalmente il quartiere Sanpolino; le verifiche hanno permesso la identificazione di 93 persone, controlli amministrativi a 6 esercizi pubblici e controlli a 16 autoveicoli; infine, sono state effettuate verifiche domiciliari di 10 persone sottoposte a misure restrittive e di prevenzione.
Tali controlli, che proseguiranno incessantemente per tutta la stagione estiva e per i mesi a venire, si svolgeranno altresì nel Comune di Desenzano del Garda, grazie all’impegno ed al contributo del locale Commissariato e della Polizia Locale del Comune gardesano.
UN CITTADINO TUNISINO ESPULSO DALLA POLIZIA DI STATO
Questa settimana un cittadino tunisino è stato condannato dal Tribunale di Brescia, a seguito di arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, a 6 mesi di reclusione e mille euro di multa. Nella medesima sentenza il giudice ha disposto la sostituzione delle pena detentiva con quella dell’espulsione dal territorio dello Stato per la durata di anni cinque.
Alla luce di ciò l’Ufficio Immigrazione ha segnalato lo stato di clandestinità al Prefetto di Brescia che ha emesso un decreto di espulsione dal territorio nazionale al quale è stata data esecuzione con un provvedimento di trattenimento presso il CPR di Brindisi.