Val di Cembra - Si allarga la Rete di Riserve della Val di Cembra - Avisio, con l'obiettivo di promuovere l'ambiente quale elemento fondamentale per salvaguardare e promuovere il benessere dei cittadini.

La sottoscrizione dell'accordo di programma, che vede coinvolte realtà istituzionali di diversi territori, è avvenuta ieri sera negli spazi del museo del porfido di Albiano. La Provincia era rappresentata dal vicepresidente della Giunta e assessore all'ambiente, Mario Tonina, che prima di apporre la propria firma al documento programmatico ha evidenziato come l'accordo sia “il risultato di un lungo percorso di confronto, formazione e sensibilizzazione sui temi ambientali, avviato dagli amministratori della Val di Cembra oltre dieci anni fa e che nel corso del tempo ha visto l'organizzazione di numerosi incontri rivolti agli amministratori e ai portatori di interesse e incontri pubblici aperti alla popolazione.
L'importante presenza di tante persone questa sera è sintomo della larga condivisione dei valori e degli obiettivi della Rete di Riserve, quale strumento di conservazione attiva della natura e di sviluppo sostenibile del territorio”. “L'accordo – ha aggiunto il vicepresidente, che ha portato il saluto della Giunta – va nella giusta direzione e dimostra una crescente sensibilità ambientale da parte degli enti locali e della cittadinanza e una decisa volontà a lavorare in un'ottica sovra territoriale a favore dell'ambiente e delle comunità locali”. Un plauso è andato quindi ai primi protagonisti di questa iniziativa e ai diversi amministratori che hanno creduto nel progetto e si sono spesi per esso, come pure ai coordinatori Paolo Piffer ed Elisa Travaglia per la passione e l'energia che investono in progetti e iniziative per il bene della comunità locale.
La nuova rete di Riserve – guidata fino alle elezioni amministrative di maggio dal presidente Matteo Paolazzi - nasce dalla precedente Rete di Riserve Alta Val di Cembra – Avisio, che era sorta nel 2011 (una delle prime realtà di questo tipo in Trentino) per volontà di 5 Comuni (4 oggi fusi nella municipalità di Altavalle, ai quali si aggiunge Capriana) e che oggi triplica la sua estensione.