Roma - “Reddito di cittadinanza: il Trentino ha già messo a punto degli strumenti per affrontare questa problematica e vuole continuare ad adoperarli”. Questo in sintesi il messaggio portato alla Conferenza delle Regioni, che si tiene a Roma, dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, assieme al governatore altoatesino Arno Kompatscher. “Vorremmo – ha detto - che a livello organizzativo il reddito di cittadinanza proposto dal Governo nazionale non mettesse in discussione i percorsi che già esistono, al fine di non creare sovrapposizioni o conflitti fra misure che si propongono il medesimo obiettivo”.
Una posizione simile a quella espressa anche da altre Regioni che hanno partecipato ai lavori, e che con forme diverse hanno affrontato questa tematica. Rafforzata però in Trentino e in Alto Adige/ Südtirol dalle specificità autonomistiche.
“In definitiva – sottolinea ancora Fugatti - si chiede la possibilità di intervenire con le risorse previste dallo Stato senza mettere in discussione gli strumenti che già esistono e che hanno dimostrato di funzionare. Ciò anche in virtù del fatto che in questa materia esistono prerogative statutarie che rientrano fra competenze primarie garantite dall’Autonomia speciale. Di questo bisognerà naturalmente tenere conto”.
Nessuna presa definitiva
Nessuna presa di posizione definitiva, da parte della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in tema di reddito di cittadinanza. L'assemblea riunitasi a Roma, e alla quale ha partecipato anche il presidente altoatesino Arno Kompatscher, ha deciso infatti di rinviare il tutto alla prossima settimana, quando è previsto un nuovo incontro chiarificatore con il governo. "Da parte di tutte le Regioni - spiega Kompatscher - è comunque emersa una forte perplessità circa la concreta e reale applicazione del provvedimento. I problemi principali riguardano le questioni informatiche e organizzative, a partire dai centri di mediazione lavoro". Su questo impianto, inoltre, si innestano altre criticità legati in maniera particolare alla Provincia di Bolzano, che il Landeshauptmann ha sottolineato durante la Conferenza della Regioni.