"E' davvero curioso - ha aggiunto Kompatscher - che questo premio venga assegnato a Klaus Seppi proprio a 200 anni esatti di distanza dall'avvio delle ricerche sul morbo da parte del chirurgo britannico James Parkinson".
La giuria internazionale del premio scientifico ha valutato non solo le pubblicazioni e i risultati ottenuti sul campo, ma anche la forte attinenza del suo lavoro con l'Alto Adige, dove sono quasi 2mila le persone che soffrono della sindrome di Parkinson. Tra i riconoscimenti internazionali ottenuti da Klaus Seppi spiccano il premio ottenuto nel 2001 dall'Accademia americana di neurologia e il Walther Birkmayer Preis 2004 dell'Austrian Parkinson Society, organizzazione di cui il 44enne altoatesino fa parte da diversi anni. Dal 2012, assieme al suo team di ricercatori, Klaus Seppi si sta occupando principalmente dei trattamenti terapeutici in grado di rallentare lo sviluppo della malattia e di migliorare la qualità di vita dei pazienti.
Dopo il premio scientifico, che tornerà nel 2018, l'anno in corso sarà dedicato al premio di ricerca dell'Alto Adige per giovani scienziati e scienziate. "Il riconoscimento - ha spiegato il direttore della Ripartizione innovazione, ricerca e università, Maurizio Bergamini - consiste in un premio di 40mila euro volto a riconoscere le attività scientifiche di giovani ricercatori e a sostenerli nel loro sviluppo personale". I candidati devono avere meno di 40 anni, aver svolto attività di ricerca negli ultimi 5 anni in Alto Adige o partecipare a progetti di ricerca agevolati dalla Provincia e rilevanti per il territorio. Le candidature si possono presentare entro il 31 ottobre, tutti i dettagli sul portale web della Provincia dedicato all'innovazione.