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Covid, sale indice Rt in Italia ma crolla l'incidenza. Alcune Regioni vicine all'arancione, i Governatori: "Rivedere i parametri"

Trento - Sale anche questa settimana l'indice di contagio del coronavirus in Italia che passa dallo 0.85 della scorsa settimana a 0.89. E' questo il valore che, secondo quanto si apprende, stanno valutando gli esperti della cabina di regia per il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute.

L'incidenza secondo gli ultimi calcoli sarebbe ancora in discesa dal valore 146 registrato nel monitoraggio della scorsa settimana, arrivando ora a 127.


Alcune Regioni, come Veneto ed Emilia Romagna, si avvicinano alla soglia della zona arancione (al momento ci sono Sicilia, Valle d'Aosta e Sardegna) nonostante le ospedalizzazioni in continuo calo: dai territori dunque arriva la richiesta al Governo, già espressa negli scorsi mesi senza però essere ascoltati, di rivedere i parametri di classificazione in zone gialle, arancioni e rosse decisi proprio dall'Esecutivo.


"La prima cosa da superare oggi, vista anche la situazione contingente, è l'indice rt che oggi andiamo a valutare", ha dichiarato il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, che lo ritiene poco affidabile, intervenendo a Sky Tg24.


"Quando c’è un’incidenza bassa c’è il rischio che pochi contagi possano far schizzare l’Rt. Una cosa è passare da 2.000 a 4.000 contagi, una cosa da 4 a 18. In quest’ultimo caso l’Rt è più alto, ma la situazione è completamente differente dalla prima. Sarebbe un indicatore importante l’Rt ospedaliero: fa capire se aumentano o diminuiscono le richieste di ospedalizzazione. Non bisogna avere una visione distorta che può far danni. I parametri bisogna rivederli rispetto alla situazione contingente del Paese", aggiunge Fedriga, sulla stessa linea di Stefano Bonaccini, suo predecessore e presidente dell'Emilia Romagna.

Ultimo aggiornamento: 07/05/2021 10:47:28
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