Lo prevede un decreto emanato della Direzione regionale per la Famiglia, Genitorialità e Pari opportunità pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia (Burl n.42) e che, a breve, sarà pubblicato sul sito http://www.fse.regione.lombardia.it.
AVVISO APERTO FINO AL 9 NOVEMBRE - "L'avviso, che resterà aperto fino al 9 novembre 2018 - spiega l'assessore Silvia Piani - si rivolge ad Enti pubblici locali, del terzo settore, parrocchie ed Enti sociali o socio-sanitari con l'intento di combattere la crisi demografica di queste aree che sono soggette a isolamento geografico e a carenza nei servizi essenziali di cittadinanza".
CHI PUÒ PARTECIPARE - Ai progetti possono partecipare in partenariato almeno tre soggetti, di cui due partner effettivi e un capofila che deve essere obbligatoriamente un ente pubblico locale del territorio.
RUOLO EDUCATIVO DEI GENITORI E FLESSIBILITA' - "La centralità del ruolo educativo dei genitori - continua l'assessore Piani - non trova corrispondenza in un'adeguata conciliazione vita-lavoro. I servizi socio-educativi per l'infanzia e l'adolescenza sono quindi necessari per fermarne lo spopolamento, dando più attrattività alle aree e facendo rinascere un'economia peculiare del territorio".
QUALI AZIONI FINANZIABILI - Le azioni finanziabili sono:
1. l'attivazione di servizi rivolti all'infanzia e all'adolescenza per accudire i figli nella fase pre e post scuola e nei periodi di chiusura delle scuole (es. vacanze natalizie, pasquali)
2. il supporto alla fruizione nel tempo libero di attività ludiche, culturali e sportive;
3. i servizi di informazione e orientamento sul territorio.
CONTRIBUTI FINO A 100.000 EURO - Il finanziamento massimo assegnabile per ogni progetto non può superare l'80% del costo totale ammissibile e comunque non deve essere maggiore a 100.000 euro. Il cofinanziamento a carico del partenariato (comprensivo del cofinanziamento dei partner effettivi e degli eventuali sponsor) deve essere almeno uguale al 20% del costo del progetto.