Sondrio - Col nuovo Dpcm in via di definizione, si proseguirà col lockdown "a colori" in continuità con gli ultimi mesi del Governo Conte. L'Esecutivo Draghi però pensa a un'ulteriore stretta per alcune categorie, come ad esempio parrucchieri ed estetiste le cui attività verrebbero vietate nei territori da zona rossa.
"Ingiustificate e incomprensibili"
Confartigianato Imprese Sondrio - riprendendo in parte una posizione già assunta a livello nazionale - giudica “ingiustificata” ed “incomprensibile” l’ipotesi – contenuta nelle Bozze del nuovo DPCM - di chiudere le attività dei saloni di acconciatura (barbieri) e i centri estetici nelle eventuali future zone rosse.
"Si tratterebbe di un provvedimento ingiustificato in quanto non vi è un solo dato scientifico che porti a ritenere che i saloni e i centri estetici siano luoghi a rischio; in questi mesi gli stessi operatori professionali hanno applicato con la massima diligenza le linee guida dettate dalle autorità sanitarie e dal Governo, intensificando le già rigide misure previste dal settore sul piano igienico-sanitario".
“Non risulta esserci nessuno studio o analisi in mano al Comitato Tecnico Scientifico – afferma Johnny Oregioni, Presidente provinciale della categoria “Benessere” e presidente regionale degli Acconciatori - dal quale emerga una correlazione tra l’aumento della diffusione dei contagi e la prosecuzione delle imprese del comparto benessere. Se è vero che, fino ad oggi, nelle c.d. zone rosse, le uniche attività consentite fossero quelle legate all’acconciatura, non ci sono evidenze di impennate di casi di positività al virus legate a titolari, collaboratori e clienti dei saloni, che hanno sempre messo la tutela della salute al primo posto.