Il paese per tre giorni e tre notti continuò a bruciare e al termine il paese era distrutto.
Centinaia di persone si sono ritrovate ieri nel paese della Valsaviore: da piazza Belvedere si è mosso il corteo, aperto dal Gonfalone dell'Unione dei Comuni della Valsaviore, quindi la banda degli Alpini di Cevo, i labari dell’ANPI, delle Fiamme Verdi, dell’Associazione Nazionale Ex Deportati, dell’Associazione Nazionale Ex Internati, i gagliardetti delle sezioni dei Gruppi Alpini, le bandiere dei Sindacati Cgil Cisl Uil. Erano presenti i sindaci e rappresentanti dei Comuni dell'Unione. Nella località Pineta, davanti al Monumento alla Resistenza, i partigiani Rosi Romelli e Gino Boldini, con il sindaco Silvio Marcello Citroni e i rappresentanti dell’ANPI Lucio Pedroni e delle Fiamme Verdi Roberto Ravelli Damioli hanno deposto una corona ai piedi del monumento che ricorda tutti i Caduti della Resistenza. La banda musicale degli Alpini ha accompagnato tutta la cerimonia.
Dopo il saluto del sindaco Silvio Citroni, la celebrazione della Santa Messa da parte del parroco don Lorenzo Albertini e al termine l’intervento di Lucio Pedroni per l’ANPI della Valsaviore e il discorso ufficiale di Juan Furore, presidente dell’ANED della provincia di Brescia. Il ricordo di quell'immane tragedia rimane vivo a Cevo.