Noi ci siamo, auspicando naturalmente il cointeressamento delle istituzioni scientifiche e di ricerca trentine e uno sguardo attento anche nella direzione delle confinanti regioni italiane colpite dal disastro di un anno fa.
Il Presidente della Commissione speciale Ivano Job ha descritto i fatti dell’ottobre 2018 delineando le dimensioni del disastro in Trentino (360 milioni di euro e 4 milioni di metri cubi di piante abbattute) e auspicando un rafforzamento degli accordi tra Trentino e Tirolo per il trattamento del legname schiantato.
Tra i relatori oggi c’era anche la professoressa Anna Simonati di Trento, che da amministrativista ha fatto una disamina importante degli strumenti normativi attuali, giungendo a consigliare una ricognizione delle best practice già sperimentate nei nostri territori in occasione di gravi emergenze, ricognizione da cui partire per la proposta di una legge provinciale che offra una cornice e un riferimento flessibile ai futuri interventi di protezione civile da mettere in atto per o con i territori confinanti, andando a colmare l’attuale vuoto legislativo.
Tra gli ospiti di oggi anche il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, che ha menzionato interazioni particolarmente virtuose come quella tra Friuli e Slovenia o quella tra la Galizia spagnola e il Portogallo meridionale, regioni che hanno messo in comune formazione dei volontari ed esercitazioni sul campo. Ciambetti immagina addirittura un Corpo europeo di solidarietà, una sorta di Erasmus per la crescita di una futura leva di esperti e volontari.
Ci sarà molto cammino da fare, posto che in queste materie, l’ha messo in chiaro stamane il professore Walter Obwexer, la sovranità degli Stati rimane intoccabile e ci si deve muovere in un terreno nuovo e volontaristico tra territori, nello spirito della Convenzione di Madrid.
Alfreider: "Progetto BBT impensabile senza Konrad Bergmeister"
Il vicepresidente e assessore alla mobilità della Provincia di Bolzano, Daniel Alfreider, desidera ringraziare l’Amministratore BBT uscente Konrad Bergmeister per l'eccellente lavoro svolto negli ultimi anni e decenni per la costruzione del tunnel di base del Brennero. "Bergmeister è stato uno dei garanti principali del progetto BBT. Uno dei suoi grandi meriti è stato quello di rendere partecipi tutte le persone interessate al progetto fin dall'inizio e di convincerle che il tunnel di base del Brennero è un progetto europeo straordinario che collega il nord e il sud dell'Europa. Senza di lui il progetto BBT non sarebbe dove è oggi", dice Alfreider. Il suo lavoro diplomatico e la costruzione di una rete di collaborazione con Vienna, Roma e Bruxelles sono stati elementi altrettanto decisivi quanto la sua competenza tecnica e la sua convinzione europea. "Durante il percorso ci sono stati molti ostacoli, ma Bergmeister, in collaborazione con i vari colleghi del consiglio di amministrazione, i dipendenti, le istituzioni e soprattutto con la popolazione locale a nord e a sud del Brennero, è riuscito a portare avanti il progetto con un dialogo aperto e trasparente. Ha così gettato le basi per un'alternativa sostenibile della circolazione di persone e merci lungo il corridoio del Brennero per le prossime generazioni", aggiunge l’assessore alla mobilità, che ringrazia sentitamente Konrad Bergmeister per il suo impegno, la sua lungimiranza e la sua collaborazione.