PONTE DI LEGNO (Brescia) - Il
rifugio Bozzi è una delle mete dei turisti che frequentano la
Valle Camonica e la
Val di Sole. In questi giorni sono numerosi i turisti che a piedi o con la bike salgono ai
2.478 metri del rifugio, incastonato nella conca del Montozzo e ai piedi del Torrione di Albiolo, che prende il nome di
Angiolino Bozzi, aspirante Ufficiale caduto sul Torrione di Albiolo nel 1915. Il rifugio è stato inaugurato nel 1928; distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato ristrutturato e riaperto nel 1968 ed è aperto nella stagione estiva fino a settembre inoltrato.
Il "Bozzi" è gestito da
Michele Carganico e dalla moglie
Federica Longhi: escursionisti e biker apprezzano i menù proposti e per i gruppi è anche un punto di ritrovo, seduti a tavola si scambiano esperienze sugli itinerari della zona.
"La stagione - spiegano
Federica Longhi e
Michele Carganico (nella foto) - sta trascorrendo tra alti e bassi: nei weekend di bel tempo va molto bene, abbiamo registrato un buon afflusso di turisti, in settimana c'è invece una flessione rispetto allo scorso anno".
"E' una stagioone dai due volti - proseguono i gestori del Bozzi - buon afflusso degli italiani, finora sono però mancati gli stranieri, soprattutto i tedeschi che inserivano tra gli itinerati con la bike il passaggio dal Bozzi".
Il rifugio è nel Parco Nazionale dello Stelvio, domina l'Alta Valle Camonica, ha un colpo d'occhio sull'Adamello. Può essere raggiunto da tre itinerari: il primo da Case di Viso, il caratteristico borgo sopra Ponte di Legno, il secondo dal Tonale salendo al passo Contrabbandieri (è in funzione anche la cabinovia) poi percorrendo la caratteristica via alpina fino al Montozzo; la terza dalla Val di Pejo, salendo dal lago Palù.
Il percorso maggiormente frequentato è da Case di Viso, raggiungibile in auto o con il bus navetta che parte da Ponte di Legno con cadenza oraria, quindi in meno di due ore si raggiunge i 2.478 metri del rifugio.
Il "Bozzi" è un luogo della memoria, legato alla Grande Guerra combattuta sulle montagne tra la Lombardia e il Trentino e per chi volesse rivivere un pezzo di storia vissuta e combattuta su queste vette è possibile osservare trincee, torrette e postazioni dei militari.
Per gli appassionati di trekking c'è il sentiero degli Alpini, tra il Montozzo e il Passo Contrabbandieri, un sentiero attrezzato di modesta difficoltà, che rappresenta un'attrazione per chi intende vivere un'esperienza unica tra le montagne della Lombardia e del Trentino.