Da gennaio avevo deciso di lanciarmi in questo mio primo triathlon estremo su distanza Ironman, è stata fondamentale l’impeccabile assistenza dei miei amici”.
“È stata una gara molto dura - dichiara la tedesca Nicole Bretting - Oltre a varie competizioni su lunghe distanze, lo scorso anno ho sostenuto un extreme triathlon in Austria, devo dire meno sfidante. Soprattutto la frazione corsa, con gli ultimi difficoltosi 8 km, mi ha messo davvero alla prova qui in val Presena. In fase di preparazione non pensavo a un simile risultato ma, essendo una competizione molto complessa, ho sempre creduto che tutto fosse possibile, anche tagliare il traguardo con il miglior tempo!”.
In un tempo massimo di 20 ore, 3.8 km a nuoto, dalle ore 4 del mattino, seguiti da 175 km in bici tra le province di Brescia e Sondrio con il superamento dei passi Aprica, Mortirolo e Gavia e 39 km di corsa sui sentieri sterrati dell’Alta Valle Camonica. Un’ascesa di oltre 6mila metri, che per molti ha rappresentato una primissima esperienza, mentre per altri una seconda opportunità con cui abbattere i propri limiti.
UNA SFIDA ESTREMA INTERNAZIONALE
Sono state 15 le nazioni (Italia, Repubblica Ceca, Romania, Polonia, Austria, Svezia, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Russia, Portogallo, Gran Bretagna, Spagna, Slovacchia) rappresentate dai 100 coraggiosi triatleti in gara, tra cui Francesco Uberto, ideatore dell’evento. Una manifestazione di risonanza internazionale non solo per le provenienze degli iscritti ma anche per i suoi standard, tanto da divenire dal 2021 tappa di Extreme Triathlon Series, insieme a Winterman CZECH Xtreme Triathlon, Knysna Extreme Triathlon, Pirene Xtreme Triathlon, Austria eXtreme Triathlon. Chi conquista la finish line delle cinque gare entro 3 anni l’accesso all’élite Hall of Fame Extreme Triathlon Series.
UN VIAGGIO INTROSPETTIVO TRA NUOTO, BICI, CORSA
Alle prime luci del mattino la scia di boe illuminate ha attraversato su una traiettoria retta, resa più difficile del previsto da rispettare a causa del moto ondoso, lo specchio d’acqua per la frazione di nuoto (3.8 km), destinazione T1 a Sulzano, dopo il traghettamento con un battello sulla sponda del Lago d’Iseo in località Tavernola Bergamasca.
La frazione bici (175 km) ha coinvolto l’intera Valle Camonica, con un dislivello positivo complessivo di 4.300m in massimo 11 ore. Dopo 75 km, i triatleti hanno affrontato a Edolo il passo Aprica (1.176m slm), per poi raggiungere il Mortirolo (1.852metri). Dopo una ripida discesa fino a Monno, sono risaliti verso il centro di Ponte di Legno (km 140 - 1.200m metri). Da qui l’attacco al passo Gavia (2.621 metri) con un giro di boa prima dell’ultima discesa alla T2 in piazza a Ponte di Legno.
Dai 1.200 ai 2.600 metri della finish line la frazione di corsa (39 km), da terminare in 7 ore. Nei primi 20 km nei pressi di Ponte di Legno e del fondovalle sono state toccate le frazioni di Zoanno, Precasaglio e Villa Dalegno, per passare sul versante opposto nel centro di Temù, di Valbione (1.500 metri) e nuovamente a Ponte di Legno per un secondo bagno di folla (km 20).
Attraverso la pista da sci, un’ultima salita finale ha condotto al passo del Tonale (1.883m slm) con cut-off orario alle ore 21 (km 31). I 7 km conclusivi (800m di dislivello) verso il Passo Paradiso sono stati percorsi su un sentiero di alta montagna nella val Presena, per un dislivello positivo complessivo dell’ultimo segmento di 2.200 metri.