A quel punto entreranno in gioco le candidature, tra cui quella dell'Alta Valle Camonica che ha tutte le carte in regola per ospitare la disciplina visto che negli ultimi anni tra Pontedilegno, il Tonale e cima Presena sono state disputate importanti prove nazionali e internazionali di scialpinismo.
Per quanto riguarda le altre discipline il Cio ha già assegnato le gare con tanto di calendario a località del Veneto, Trentino Alto Adige, Valtellina, oltre naturalmente a Cortina e Milano.
La questione aperta e che si inserisce nelle Olimpiadi Invernali 2026 è la mobilità. Il Cio ha già valutato le diverse location in base alle strade esistenti e ai progetti di opere già finanziati e che saranno realizzati entro l'apertura delle Olimpiadi. La Valle Camonica con i suoi amministratori e i tecnici Anas dovranno fugare ogni dubbio sul nodo viario di Edolo. Da anni si discute di progetti, si indicano date su apertura cantieri, (incontri sono quasi settimanali) che non vengono rispettate, e il rischio è che l'opportunità delle Olimpiadi per il Comprensorio Pontedilegno-Tonale svanisca per l'imbuto di Edolo.
Il primo impegno degli amministratori camuni è quindi risolvere la questione viabilità, solo così la strada delle Olimpiadi Invernali sarà in discesa.