n.9 del 2020 'Valorizzazione del patrimonio minerario dismesso', che stanzia complessivamente 5,68 milioni di euro per interventi di messa in sicurezza e per favorire l'accessibilità e la fruibilità delle aree oggetto di precedenti attività minerarie e per iniziative di promozione delle miniere dismesse come aree di interesse fruitivo e a scopo didattico-scientifico.
"Continua l'impegno di Regione Lombardia nel recupero dei siti minerari dismessi sul territorio - ha aggiunto l'assessore regionale Lara Magoni - Un percorso iniziato nei primi anni del 2000 e che mira alla valorizzazione di antiche tradizioni, mestieri di una volta che meritano di non essere dimenticati, visto che hanno fatto la storia di luoghi e comunità. Grazie al sostegno regionale, in sinergia con gli enti locali e gli operatori economici, le tradizioni minerarie possono tornare a nuova vita, sviluppando l'attrattività di mete suggestive. Tradizioni culturali, antichi mestieri che hanno segnato indelebilmente valli e popolazioni e che oggi possono tornare ad illuminare borghi e siti, rivitalizzando il turismo di aree altrimenti destinate all'anonimato. La voglia di Lombardia si alimenta anche grazie a sapori, saperi e culture centenarie che fanno della nostra regione una terra unica".
Negli anni sono stati coinvolti nella risistemazione diversi siti, dalla Val di Scalve nella Bergamasca, alla Val Trompia nel Bresciano, dalla Valmalenco nel Sondriese ai Piani dei Resinelli nel Lecchese, sino alla Valsassina. Attraverso diverse tipologie di interventi migliorativi: dal recupero delle costruzioni, al recupero paesaggistico, sino ad interventi per migliorare l'accessibilità ai siti o la creazione di aree di accoglienza dei visitatori.
Saranno beneficiari di questa integrazione il sito minerario dismesso di 'Petassa-Costa' Comune di Malonno (Brescia), in Valle Camonica - per un milione e 700mila euro e il Comune di Valtorta in Val Brembana (Bergamo), in località Caravino, Scasletto, Costa Alta (404.000 euro).